Dare alla città una prospettiva culturale, non solo amministrativa: è uno degli obiettivi di #Monzareale, la lista guidata da Sandro Belli, nata dall’alleanza tra il Popolo della famiglia e il movimento Ancora Italia, che punta sulla difesa della famiglia basata sul matrimonio e sulla tutela dei lavoratori «dalle discriminazioni per motivi sanitari» che colpiscono chi rifiuta il vaccino anti covid-19. Lo hanno spiegato domenica in Sala Maddalena i responsabili regionali del Pdf Andrea Cavenaghi e di AI, Luciano Tovaglieri.
#Monzareale, il medico lecchese Paolo Gulisano
«Spero – ha auspicato il medico lecchese Paolo Gulisano – che la collaborazione prosegua in quanto viene dal basso».
Lui è stato tra i primi a combattere il protocollo «tachipirina e vigile attesa» per i contagiati e a «curare» i malati. «In questo momento – ha affermato – la politica non esiste: dallo scoppio della pandemia il Paese è guidato da un direttorio che ci ha chiesto di rinunciare a una quota di sovranità anche personale» in nome della sicurezza sanitaria.
«La paura del virus – ha aggiunto – è stata utilizzata come un’arma di coercizione mentale» e moltissimi medici si sono trasformati in «sentinelle del regime». In questo clima «l’idolatria del vaccino» si è diffusa anche nelle «alte gerarchie cattoliche» tanto che papa Francesco ha definito «il siero luce e speranza». Per contrastare «la dittatura soft», ha suggerito Gulisano occorrono «nuovi percorsi politici molto coraggiosi».
#Monzareale, il filosofo Diego Fusaro
«Viviamo – ha confermato il filosofo Diego Fusaro – un tempo di gestazione e di trapasso: è necessario andare oltre le categorie di destra e sinistra per provare nuove sintesi» che traccino la direzione. I tentativi di ridurre gli spazi di democrazia, ha notato, è uno degli esiti del «regime globalista e capitalista» basato sulle disuguaglianze in cui «le elezioni scricchiolano e le decisioni sono prese a livello sovranazionale».
In questa deriva post democratica, ha proseguito Fusaro, destra e sinistra sono intercambiabili alla sopravvivenza del «capitalismo che con l’utero in affitto trasforma la vita in merce». Il virus, ha spiegato, ha potenziato le strutture dell’ordine neo liberale sottraendo diritti mentre la resilienza diventa l’esortazione ad «accettare le cose come sono e a disinnescare ogni impegno» per modificarle.
#Monzareale, il candidato Sandro Belli
«Ci hanno bruciato il cervello e non ce ne siamo accorti» ha commentato Belli. Capolista di #Monzareale è Giuseppe Civati, consigliere comunale nel 1992 con la Dc, seguito da Elena Degradi, insegnante del gruppo “La scuola è solo in presenza”.