Due ex costrette ad atti sessuali con droghe e revenge porn, proposta di sorveglianza speciale per un brianzolo

Avrebbe commesso parte dei reati mentre si trovava agli arresti domiciliari "per delitti dello stesso genere"
Una volante della polizia di Stato di Monza
Una pattuglia della Polizia di Stato

Una proposta di Sorveglianza Speciale è stata avanzata da parte della Questura di Monza al Tribunale Sezione Autonoma Misure di Prevenzione di Milano nei confronti di un italiano “dimorante in un comune alle porte di Monza” che avrebbe evidenziato una “pericolosità qualificata” a seguito di “reiterati episodi di maltrattamenti, minacce e revenge porn nei confronti delle donne con le quali nel tempo ha instaurato rapporti sentimentali”.

In particolare avrebbe “trattenuto in casa contro la loro volontà” l’ex moglie prima e l’ex compagna poi, “costringendole ad atti sessuali, inizialmente consenzienti”, ma poi “estorti con la forza e con l’uso di droghe” dicono dalla Questura, “minacciandole di divulgare filmati dei rapporti sessuali nel caso in cui non fosse stato assecondato”.

Monza: “Parte dei presunti reati commessi mentre era agli arresti domiciliari”

Avrebbe commesso parte di questi reati“aggravante” – mentre “era in casa e stava scontando gli arresti domiciliari per delitti dello stesso genere”. In caso di accoglimento della proposta avanzata dal Questore da parte dei Giudici milanesi, l’uomo, attualmente in carcere “in forza di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Monza a seguito di indagini e richiesta della locale Squadra Mobile” per i fatti “in danno della ex compagna”, potrebbe ricevere tra le prescrizioni, spiegano dagli uffici di via Montevecchia: “quella di soggiornare nel comune di residenza per la durata massima di tre anni, oltre al divieto di avvicinamento alle persone offese e ad una serie di altre restrizioni, quali l’obbligo di restare in casa nelle ore serali e notturne, per renderne più efficace il controllo da parte delle Forze di Polizia”.