Discriminazioni sul lavoro: a Monza e Brianza il taccuino per difendersi

La Provincia di Monza e Brianza, Cgil, Cisl e Uil presentano il Taccuino contro le discriminazioni sul lavoro.
La presentazione del Taccuino contro le discriminazioni
La presentazione del Taccuino contro le discriminazioni Fabrizio Radaelli

Nel 2021 quindici donne hanno segnalato alla consigliera di parità della Provincia di Monza e Brianza e ai sindacati discriminazioni di genere subite sul lavoro: due sono state penalizzate al momento dell’assunzione, due durante o dopo la gravidanza, una è stata licenziata nel periodo protetto dalla maternità, altre non hanno ottenuto le variazioni di orario richieste, tre sono state molestate. A loro si aggiunge il caso di un uomo a cui è stato rifiutato il congedo parentale in occasione della nascita del figlio.

Discriminazioni sul lavoro: la Provincia di Monza, Cgil, Cisl e Uil

Per cercare di interrompere la catena degli abusi e far comprendere alle donne che possono contare sul sostegno delle istituzioni e dei sindacati la consigliera di parità della Provincia Alessandra Ghezzi e Cgil, Cisl e Uil hanno realizzato il Taccuino contro le discriminazioni di genere sui luoghi di lavoro: il volantino, che sarà distribuito negli uffici dei comuni, dei sindacati, degli sportelli lavoro, nelle biblioteche e nei punti di grande passaggio come gli ospedali e le farmacie, fornisce alcune indicazioni sulle penalizzazioni più diffuse che colpiscono le donne che, oltre a vedersi riconosciute livelli e retribuzioni inferiori ai colleghi, possono essere escluse dagli avanzamenti di carriera oppure licenziate o indotte a dimettersi al rientro dalla maternità. Chi vive una situazione simile può chiedere supporto agli operatori di Cgil, Cisl e Uil o alla consigliera di parità.

Discriminazioni sul lavoro: la bussola per orientarsi

«Il taccuino – spiega Alessandra Ghezzi – nasce dal protocollo sulle pari opportunità che abbiamo firmato nel 2019: è una sorta di bussola per orientare le lavoratrici che non sempre si rendono conto di essere discriminate e uno strumento per far capire che non sono sole e che c’è chi può affiancarle per far valere i loro diritti». «La discriminazione sui luoghi di lavoro – afferma Elena Farina della Cgil – è un fenomeno molto marcato, ma resta sommerso. Il volantino serve a dare coraggio alle donne e, contemporaneamente, a sollecitare le aziende ad attuare buone pratiche». «La discriminazione di genere – nota Mirco Scaccaborozzi della Cisl – è un problema culturale che nasce dalla visione maschilista: per questo la battaglia non deve essere solo giuridica». La pubblicazione e la collaborazione tra le istituzioni, secondo Carmela Tritto della Uil, contribuiranno ad aumentare la consapevolezza sul tema.

Discriminazioni sul lavoro: dove nascono e cosa fare

Le segnalazioni raccolte dai sindacalisti e dalla Provincia riguardano perlopiù realtà piccole dove, oltre che le neo mamme, vengono penalizzate le donne che ricorrono alla legge 104 per accudire i genitori anziani: con il consenso delle interessate la consigliera di parità può contattare il datore di lavoro per tentare una mediazione oppure aprire una vertenza.