Desio, violentata lungo la Valassina, 39enne salvata dagli automobilisti

L'aggressore, 27enne, marocchino, ubriaco, l'ha costretta a seguirla minacciandola con un coccio di bottiglia. L'ha trascinata nella vegetazione ai margini della superstrada, strappandole gli abiti

Si era persa dopo aver sbagliato autobus. Si è ritrovata sul ciglio della Valassina con gli abiti strappati, terrorizzata, inseguita da un giovane che deciso a trascinarla nella boscaglia ai margini della strada statale 36, all’altezza di Desio. Un incubo accaduto mercoledì 31 luglio, in pieno giorno, in un luogo dove passavano migliaia automobilisti. Sono stati alcuni di loro a salvarla. Dopo aver intuito ciò che stava accadendo, si sono fermati, hanno avvisato i carabinieri e la polizia stradale e hanno cercato di difendere la vittima. Gli agenti pensano prima di tutto a proteggere la donna, 39 anni, italiana di origini asiatiche, terrorizzata. Poi sono riusciti a fermare anche il responsabile della violenza: un nordafricano senza fissa dimora, 27 anni, ora detenuto in carcere a Monza con l’accusa di violenza sessuale.

Desio, violentata lungo la Valassina: drmmatico il racconto ai carabinieri di Desio

Drammatico il rapporto che la giovane ha lasciato per iscritto in caserma, dove è andata a sporgere denuncia. Ai militari ha raccontato di di essersi trovata a Desio quasi per caso. Un errore nato dalla scelta sbagliata di un autobus che, dall’ospedale San Gerardo, dove si trovava, avrebbe dovuto riportarla alla stazione ferroviaria di Monza, per poi tornare a casa in treno. Invece, a causa della scarsa conoscenza della zona, è salita su un mezzo che l’ha portata nella direzione opposta. Solo  quando era già a Desio, si è accorta di essere fuori strada. Smarrita, accaldata, si è imbattuta in un gruppo di uomini. All’inizio sono stati gentili, mettendosi a disposizione per aiutarla e offrendole qualcosa da bere. Tra loro però c’era anche il 27enne marocchino, che fin dall’inizio si è mostrato insistente. Mentre gli altri si sono allontanati, l’uomo ha fatto di tutto per restare solo con lei.

Desio, violentata lungo la Valassina: Gli agenti l’hanno portata alla clinica Mangiagalli

Ben presto, non ha esitato a mostrare le sue reali intenzioni, mettendole le mani addosso, e addirittura strappandole di dosso i vestiti, fino a lasciarla con pochi abiti strappati, praticamente nuda. In quello stato, e nonostante la donna in lacrime lo implorasse di fermarsi, con la forza l’ha trascinata in mezzo alla vegetazione, vicino a una pista ciclopedonale, deciso a violentarla. Lei ha fatto di tutto per resistere. Per fortuna, le sue richieste d’aiuto sono state notate da alcuni automobilisti, che fermandosi sono riusciti a impedire che la violenza si spingesse oltre. Uno di loro ha registrato la scena con un telefonino. In un video, l’uomo ha un atteggiamento: un coccio di bottiglia in mano, probabilmente ubriaco. Sul posto sono arrivati alcuni agenti della Polstrada, impegnati nella quotidiana sorveglianza. I poliziotti prestano i primi soccorsi alla 39enne, che verrà successivamente condotta alla clinica Mangiagalli di Milano, per gli accertamenti del caso. Il violentatore sembrava essersi dileguato, ma dopo una perlustrazione attenta delle aree limitrofe è stato catturato, in un nascondiglio ricavato tra la vegetazione. E’ stato rintracciato in mezzo ad alcuni cespugli, addormentato. Svegliato, ha opposto resistenza, sputando e cercando di opporsi all’arresto. Ora il marocchino dopo l’udienza di convalida dell’arresto è indagato per violenza sessuale.