Desio saluta Carlo Parravicini: il legnamé che credeva nell’uomo e in Dio

L’artigiano del legno, morto giovedì 14 agosto, a 91 anni, ha lasciato un segno profondo a Desio, in particolare nella comunità cristiana locale dove lui, uomo animato da una fede profonda e antica, si è impegnato per tutta la vita
Il prezioso ostensorio realizzato in legno da Carlo Parravicini, esposto in suo onore nel giorno delle sue esequie

“Un uomo forte, come sanno esserlo davvero solo i miti”. Con queste parole il prevosto don Mauro Barlassina ha tratteggiato la figura di Carlo Parravicini. L’artigiano del legno, morto giovedì 14 agosto, a 91 anni, ha lasciato un segno profondo a Desio, in particolare nella comunità cristiana locale dove lui, uomo animato da una fede profonda e antica, si è impegnato per tutta la vita. In una città deserta, lunedì pomeriggio la grande basilica dei santi Siro e Materno si è riempita fino all’ultimo posto. Tantissimi non hanno voluto mancare all’ultimo saluto con un uomo amato e ammirato. Il rito funebre, concelebrato da don Mauro con don Alberto Barlassina e don Sandro Mottadelli, ha dato il senso di quanto anche i sacerdoti locali abbiano apprezzato la sua profonda religiosità e il suo impegno per la comunità locale.

Desio saluta Carlo Parravicini: artigiano capace di lavorare il legno con arte

Intenso il dolore della sua famiglia: la moglie Virginia, con la quale proprio quest’anno aveva celebrato i sessant’anni di matrimonio, le due figlie Sandra e Roberta con i generi Massimo e Gigi, la nipote Chiara, la sorella Maria. La famiglia è stata forse il “capolavoro” di Carlo Parravicini. Un uomo nato nella Curt degli Apostul, in via Volta, in una Desio ancora contadina.

Desio saluta Carlo Parravicini: Alpino e cantore appassionato di musica sacra

Grande è anche la gratitudine che la comunità cristiana locale ha espresso per un uomo che ha manifestato la sua fede con quel “saper fare” tutto brianzolo: era lui a rimettere sempre a posto le sedie e le panche della Basilica, lui ad aver realizzato la cornice della riproduzione in grandezza naturale del lenzuolo della Sacra Sindone, voluta da don Elio Burlon in occasione dell’ostensione della preziosa reliquia nel 2015. Legnamé con un talento artigianale unico, aveva realizzato anche un prezioso ostensorio, esposto in suo onore nel giorno del suo funerale.

Carlo Parravicini è stato attivo anche nel Coro Città di Desio, fin da quando quello che sarebbe diventato il suo maestro, Enrico Balestreri, era ancora un bambino. E’ stato anche un Alpino appassionato. Ed è per questo che in suo onore i cantori hanno intonato canto amato da chi ama la montagna, il Signore delle Cime, e due file di “fanti piumati”