Intitoliamo il Centro sportivo di via Brodolini a Giovanni Armando Spreafico. È questa la richiesta della petizione che ha iniziato a girare on line nei giorni scorsi. E in poco tempo sono state superate le 250 sottoscrizioni. A promuovere la richiesta è un Comitato costituitosi nella primavera del 2024 e formato da cluni dei suoi amici e collaboratori più stretti Angelo Peritore, Mauro Papagni, Angelo Dian, Riccardo Maggi e Claudio Arrigoni. Classe 1937, Giovanni Armando Spreafico è venuto a mancare il 22 aprile del 2012 dopo aver letteralmente speso una vita intera al servizio dello sport.
Da Nova la petizione: una vita spesa per lo sport inclusivo

«La raccolta di firme arriva dopo aver già protocollato la richiesta e aver anticipato al sindaco Fabrizio Pagani il tutto – ha precisato Angelo Peritore – l’1 febbraio abbiamo organizzato un pomeriggio di interventi al centro sportivo per ricordare l’importanza dell’operato di Spreafico: lettere e testimonianze a supporto della nostra richiesta». «Il nome di Armando Spreafico – ha ricordato ancora Peritore – è strettamente legato allo sport per disabili di cui è stato un vero pioniere. E il tutto è partito da Nova Milanese verso la metà degli anni Settanta. Ed è grazie a lui se adesso si parla di paraolimpiadi». Ancor prima che allo sport per disabili, Spreafico si eera dedicato all’atletica era stato tra i fondatori della Polisportiva nel 1968, in occasione della prima edizione dei Giochi della Gioventù. Ne fu anche presidente, dopo la scissione della Polisportiva a cui, nel frattempo, si erano aggiunte altre discipline, fondò l’Atletica Nova.
Negli primi anni Ottanta, Armando contribuì in modo significativo alla fondazione della Fish, Federazione Italiana Sportiva Handicappati, riconosciuta come Federazione Sportiva aderente al Coni, che divenne poi Fisd, Federazione Italiana Sport Disabili e, successivamente, C.I.P il Comitato Italiano Paralimpico di cui ha fatto parte dal 1980 al 1992. Da Nova l’attività per disabili, negli anni Novanta si spostò a Monza. «A Nova – precisa Peritore – purtroppo non avevamo gli spazi adeguati per l’attività, mentre a Monza ci misero a disposizione la palestra del Nei. Nacque così l’Associazione Sportiva Silvia Tremolada intitolata ad una a giovane atlete scomparsa». E ha proseguito: «Spreafico ha aperto la strada a tanti, a tutto lo sport per disabili».
Per sottoscrivere la petizione è sufficiente compilare il form a questo indirizzo.