Da Carnate a Premana per rubare le offerte in chiesa: lo aveva già fatto un anno e mezzo fa

Il 35enne di Carnate che venerdì 8 luglio è stato arrestato dai carabinieri mentre rubava le offerte nella chiesa di Premana lo aveva già fatto, nell’ottobre del 2014. Stessa chiesa, più o meno stesso bottino, stessa fine: preso e condannato.
La chiesa di san Dionigi a Premana
La chiesa di san Dionigi a Premana Sandonini

Lo aveva già fatto venti mesi fa: era entrato nella stessa chiesa e aveva rubato le offerte dei fedeli. Ma era stato preso e arrestato. Insomma, lo stesso identico copione per il 35enne di Carnate sorpreso dai carabinieri venerdì 8 luglio mentre cercava di portare via i soldi della cassetta nella chiesa parrocchiale di san Dionigi a Premana, nel lecchese.

L’altro giorno l’uomo è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Casargo con ancora in tasca i 63 euro che aveva letteralmente pescato dalle offerte dei parrocchiani. Il metodo: un metro riavvolgibile con del nastro adesivo per catturare le banconote e monete. Lo aveva fatto anche il 30 ottobre del 2014: quella volta era riuscito a incollare al suo nastro 67 euro, ma non gli era andata meglio, dal momento che gli stessi carabinieri lo avevano trovato con i soldi e anche due telefoni cellulari vecchi lasciati alla Caritas locale. Allora il parroco di Premana aveva deciso di ritirare la denuncia (i soldi gli erano stati restituiti), ma l’uomo era stato comunque processato per furto.

Questa volta il tribunale di Lecco lo ha condannato per direttissima a quattro mesi di reclusione, con pena sospesa e ammenda di 150 euro: in più ha obbligo di dimora a Carnate e di firma dai carabinieri. Insomma: niente più gite a Premana per un po’.