Crisi Galimberti: i negozi di Limbiate e Seregno a Unieuro e Nova spa

Nessuna chiusura (neppure di quelli di Pavia a Milano) dopo l’asta giudiziaria. Salvi anche molti posti di lavoro: un impiego è stato trovato per 67 dipendenti (tra i quali ci sono i 27 di Limbiate e i 15 di Seregno)
Via l’insegna Euronics dai negozi di Limbiate e Seregno
Via l’insegna Euronics dai negozi di Limbiate e Seregno

Scompaiono le insegne di Euronics. Arrivano quelle di Unieuro e di Nova Spa. Sono salvi quattro dei sette negozi della Galimberti. E in particolare tutti e due i punti vendita in Brianza: Limbiate e Seregno. E’ questo il verdetto dell’asta giudiziaria il cui esito è stato reso noto lunedì. Il negozio di Limbiate, il quartier generale dell’avventura imprenditoriale di Ilario Galimberti dove c’era anche il magazzino, è stato assegnato a Unieuro: uno dei principali competitor.

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Il punto vendita di Seregno invece è stato assegnato a Nova Spa: un’altra azienda che appartiene alla galassia Euronics e che ha sede a Roma. Sono salvi anche molti posti di lavoro: un impiego è stato trovato per 67 dipendenti (tra i quali ci sono i 27 di Limbiate e i 15 di Seregno). Continueranno a restare aperti anche i negozi di Pavia (13 lavoratori) e di Milano (via Solari, 12 dipendenti).

La crisi occupazionale però non può dirsi del tutto risolta. Preoccupazione c’è ancora per 49 lavoratori nei negozi e per circa 100 tra amministrazione, magazzini e logistica (tutti a Limbiate ed esclusi dall’asta). Ora i nuovi proprietari avranno l’obbligo di proseguire l’attività per almeno un biennio mantenendo stabili i livelli occupazionali. Per aggiudicarsi l’acquisto sarà necessario il versamento, entro dieci giorni, di una fidejussione pari al 40 per cento del costo di aggiudicazione.

Ora seguiranno le consultazioni sindacali: «Esprimiamo una moderata soddisfazione – spiega Andrea Montanari di Filcams Cgil Monza – ma resta la preoccupazione per i lavoratori esclusi dall’asta giudiziaria. Per loro chiediamo la garanzia della cassa integrazione straordinaria». Termina così una lunga vicenda giudiziaria che era iniziata con una sentenza del 14 gennaio 2020 con la quale il tribunale di Milano aveva dichiarato l’insolvenza della Galimberti Euronics e con l’asta pubblica promossa lo scorso fine settimana da Maurizio de Filippo, il commissario chiamato nel marzo scorso dal ministero per lo Sviluppo economico per affrontare la crisi della Galimberti Spa.