L’ingegnosità della Brianza non conosce confini. E arriva pure a progettare, realizzare e brevettare un antifurto da applicare alle biciclette elettriche. Che, particolare di una certa importanza, hanno generalmente un costo compreso tra i mille e i 10mila euro.
Avere a disposizione Untouchable, la city bike intoccabile, può dunque costituire un bel vantaggio e assicura una maggiore tranquillità ai proprietari. La bici «antiladri» e altre novità sono state illustrate a sette operatori stranieri del settore durante lo svolgimento di Eicma, il salone del ciclo e motociclo ospitato nei giorni scorsi da Fiera Milano. La Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, con il supporto di Promos Italia, in coincidenza con la rassegna milanese, ha organizzato quattro giorni di incontri con sette buyer provenienti da Svezia, Danimarca ed Emirati Arabi Uniti.
Al salone del ciclo e motociclo Eicma sei aziende brianzole si sono presentate a sette buyer stranieri
Questi ultimi hanno così avuto modo di conoscere 15 aziende italiane del settore. Sei di queste sono brianzole. La scelta è stata effettuata in base alla tipologia di produzione, alla propensione all’internazionalizzazione e alla precedente partecipazione alle attività del progetto Bike Economy. Il riscontro delle imprese della provincia è stato positivo. All’iniziativa hanno preso parte anche Gianandrea Carraro di Atala, impresa centenaria che ha sede a Monza, e Stefano Passoni, esponente dell’azienda di Vimercate nata nel 1989, specializzata nella produzione di bici ad altissima tecnologia dalle prestazioni avanzate.
La bici Untouchable ideata a Monza dalla 5R Service & Consulting srl
Untouchable, invece, è nata a Monza. L’officina si trova in via Ghilini. La bici con antifurto integrato è nata da un progetto della monzese 5R Service & Consulting srl. La società è composta da sei componenti. Massimo Pezzini, 62 anni, di Vedano al Lambro, ne è socio e responsabile tecnico. «Questo kit antifurto – spiega – può essere applicato alla maggior parte delle bici elettriche con il motore nella ruota. Noi abbiamo prodotto una preserie di 10 pezzi per i test necessari per verificarne l’affidabilità. I test hanno avuto esisto positivo. Il prossimo passo è la produzione in serie. Siamo in attesa di proposte da parte di qualche industria del comparto. Gli operatori stranieri che abbiamo incontrato, intanto, si sono mostrati interessati e hanno riconosciuto come un prodotto di questo genere non esista in commercio».
A Eicma anche la seregnese Mayland del gruppo RMS
Anche Mayland, società produttrice di biciclette tradizionali ed elettriche, ha sfruttato al meglio l’opportunità offerta dalla Camera di Commercio. L’azienda di via Macallè a Seregno è un marchio del Gruppo RMS, società che opera nel settore dei ricambi e accessori per scooter, bici, moto, e-bike.
«L’aiuto della Camera di Commercio per creare nuovi contatti – commenta Guido Donzelli, 43 anni, export manager che si occupa in maniera specifica della Divisione Bici – si è rivelato utilissimo». Il mercato delle bici, negli ultimi due anni, ha accusato un rallentamento per eccesso di stock. Mayland ha puntato in maniera decisa sui mercati esteri. Opera già in 44 nazioni.
«Quest’anno – aggiunge – abbiamo creato una rete commerciale in Francia. In Spagna, per noi il primo mercato, siamo presenti da 20 anni. Il nostro export nel 2024 crescerà quasi del 25% per quanto riguarda bici, accessori e ricambi. Le nostre bici sono assemblate interamente in Italia». La società opera anche con il marchio di servizio Bike Academy, operativo nella formazione dei meccanici e nell’assistenza post vendita di alcune componenti ad elevato contenuto tecnico.