Covid a Monza e Brianza, cinque anni dopo: i morti e i contagi

I dati del capoluogo e quelli dell'Ats raccontano l'anno orribile e la diffusione ufficiale del coronavirus in provincia.
Coronavirus, varianti Delta Omicron foto pikisuperstar - it.freepik.com

C’è stato un tempo in cui i numeri dei contagi e dei decessi per Covid entravano in tutte le case: ogni giorno si seguiva con il fiato sospeso l’evoluzione della pandemia, tra polemiche su come venivano elaborati i conteggi e timori per l’innalzarsi della curva – soprattutto, per quanto riguarda la Brianza, durante la seconda ondata dell’epidemia (a partire dall’autunno 2020).

Ora, cinque anni dopo, essere oggettivi e fare chiarezza è più semplice – a patto di partire, come sempre, da riscontri oggettivi. Come quelli forniti dall’ufficio statistica del Comune di Monza su dati dell’anagrafe comunale: il 2020 è stato un annus horribilis quanto a numero di decessi – ben 1.684, e nel grafico che riporta la serie storica 2008-2023 quel picco fa una certa impressione. In Brianza nel 2019 c’erano state 7.990 morti, nel 2020 10.406. Per fortuna, però, la cifra è tornata a scendere già dall’anno successivo, assestandosi a Monza poco sopra i 1.300 all’anno che già si erano registrati negli anni pre Covid.

Covid a Monza e Brianza, cinque anni dopo: la radiografia Ats

I report diffusi da Ats Brianza consentono di entrare più in dettaglio. Intanto riguardo il numero di contagi registrati in provincia dal deflagrare della pandemia a oggi e pari a oltre 396mila (396.412): vuol dire che un brianzolo su due ha contratto il virus (il 45,54% dei residenti della provincia Mb).

A Monza, va da sé, si è registrato il maggior numero di casi, 55.463, ma in percentuale sul totale della popolazione, con il suo 45,18%, non è stato il comune più colpito: il record si è riscontrato a Seveso (48,18% della popolazione contagiata), a Giussano (46,97%) e poi a Brugherio (46,66%) e a Lissone (46,62%). Interessante anche osservare l’evoluzione temporale del contagio: le mappe elaborate da Ats per le province di Monza e di Lecco mostrano, al 18 marzo 2020, un’incidenza ancora piuttosto bassa e molti comuni colorati da un rassicurante arancione chiaro. In sei settimane la situazione si è ribaltata: al primo maggio 2020 dell’arancio pastello non restava quasi più nulla, sostituito da un marrone via via più cupo in un numero sempre più alto di comuni che ha trovato il suo apice di diffusione a settembre.

Le elaborazioni di Ats parlano anche “del costo crudo” dell’epidemia “in termini di vite perdute”: nel report che fotografa l’andamento nella sua prima fase, da marzo a settembre 2020, si legge che “il numero di decessi attribuiti a Covid-19” sono stati più alti, tra i cinque ambiti della provincia, in quello di Monza e nel mese di aprile: sono stati “attribuibili a Covid-19” oltre i due terzi dei decessi totali, perlopiù “tra gli over 60”.