Coronavirus, Capitan Ventosa a Brugherio per i pizzaioli benefattori

Le telecamere di Striscia la Notizia a Brugherio per raccontare una bella storia di solidarietà fiorita tra le emergenze del Covid-19: l'inviato Capitan Ventosa ha incontrato i due pizzaioli egiziani che regalano i loro prodotti agli ospedali.
Coronavirus, Brugherio Capitan Ventosa con il pizzaiolo Mohamed, 34 anni
Coronavirus, Brugherio Capitan Ventosa con il pizzaiolo Mohamed, 34 anni Valeria Pinoia

Le telecamere di Striscia la Notizia a Brugherio per raccontare una bella storia di solidarietà fiorita tra le emergenze del Covid-19: i due pizzaioli egiziani che regalano i loro prodotti agli ospedali. L’inviato Capitan Ventosa è stato avvistato martedì mattina in via Marsala per andare da Mohamed e Maher della pizzeria “Voglia di pizza” di via Marsala 91, donatori per il gruppo musulmano “Giovani X il bene” che, dall’inizio della pandemia, ha già aiutato oltre 5mila famiglie e ospedali in tutta Italia, 1.600 tra Milano e Monza.

I due pizzaioli, 34 e 38 anni e in Italia rispettivamente da 8 e da 12 anni, residenti entrambi a Brugherio, sempre aperti per le consegne a domicilio, proprio martedì hanno risposto alla chiamata del gruppo e preparato al volo 25 pizze destinate in questo caso all’Avis di Cologno. Nella stessa giornata i volontari di Giovani X il bene hanno rifocillato il personale dell’ospedale di Brescia.
“Non è la prima volta che questa pizzeria di Brugherio ci regala le sue pizze – ha spiegato Bedir Aly, uno dei cinque fondatori di Giovani X il bene, imprenditore edile a Cologno – i due ragazzi sono sempre disponibili e loro stessi ci chiedono se abbiamo bisogno”. L’ultima consegna era stata fatta all’ospedale di Vimercate.

Martedì Capitan Ventosa ha fatto i suoi complimenti ai brugheresi davanti alle telecamere che hanno registrato un servizio più ampio sull’associazione musulmana, partito dalla vicina Cologno. Lì, Bedir Aly e il suo socio hanno riadattato il magazzino edile, ora fermo, a deposito di generi alimentari confezionati, ritirati da donatori per lo più musulmani e poi distribuiti a famiglie bisognose. Tra i beneficiari anche la Residenza Cantalupo di housing sociale di Monza.