È stato attivato questa settimana il servizio di interfono nella RSA Villa Teruzzi, uno strumento in grado di creare una modalità di incontro ravvicinato tra gli ospiti e i parenti, sempre nel pieno rispetto delle normative anticovid. I visitatori rimangono all’esterno della struttura separati solo da un vetro dall’ospite che rimane all’interno della RSA e il dialogo è consentito, appunto, dall’interfono.
Il colloquio dura circa un quarto d’ora e sono consentiti due parenti alla volta proprio per evitare assembramenti all’esterno della struttura. Gli incontri vengono organizzati durante la settimana nel pomeriggio e nel weekend solo al mattino. Occorre prenotare il servizio telefonando alla struttura. Oltre al colloquio con l’interfono proseguono le videochiamate attive da inizio pandemia. Attualmente a Villa Teruzzi, gestita da Coopselios, sono ospitati 34 anziani.
«Si tratta di un’iniziativa dal forte impatto emotivo che abbiamo organizzato attraverso tecnologie oggi facili da trovare- ha precisato il responsabile di Villa Teruzzi Leonardo Virgilio-. La nostra RSA aveva già instituito, nelle prime settimane di chiusura totale, un servizio di videochiamata che è stato molto apprezzato dai famigliari dei nostri ospiti. In questo momento sono 34 le persone che risiedono in RSA. Gli anziani e gli operatori hanno completato l’iter della vaccinazione anticovid e non hanno manifestato particolari conseguenze». Un modo alternativo di mantenere il contatto in questa fase di pandemia.«Questa nuova modalità di incontro tra gli ospiti e i parenti è stata creata per poter consentire un riavvicinamento fisico nel pieno rispetto delle normative anticovid- ha spiegato l’assessore ai Servizi Sociali Walter Magni-. Un riavvicinamento essenziale per la serenità degli ospiti e delle famiglie che da mesi non possono vedersi di persona a causa della pandemia in atto».