Concorezzo: investì e uccise una donna, la conducente patteggia

La conducente concorezzese travolse e uccise una 43enne di Macherio sulla Tangenziale Est a Milano.
La Tangenziale Est
La Tangenziale Est

Travolse e uccise una donna di 43 anni in tangenziale, mentre questa prestava aiuto a un motociclista, donna di Concorezzo patteggia 8 mesi di reclusione, pena sospesa e non menzione. A renderlo noto è Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime della strada, cui si è affidata la famiglia di Vania Giglio, l’infermiera 43enne e mamma di due figli all’epoca non ancora maggiorenni, che ha perso la vita nel tragico incidente.

Concorezzo: investì e uccise una donna e i fatti

I fatti si sono svolti circa un anno fa, poco dopo la mezzanotte del 10 aprile 2022. Vania, assieme al marito Mattia, stavano percorrendo il tratto di Tangenziale A51 quando si imbattono in un tamponamento che ha coinvolto un’Alfa Romeo 147 e un motociclista che viaggiava a bordo della sua Honda 500X. I coniugi, vedendo l’incidente si fermano per prestare soccorso con l’infermiera si dirige verso il motociclista, che nel frattempo è stato fatto sedere all’interno dell’Alfa Romeo ferma in terza corsia con le quattro frecce accese, mentre il marito posiziona il triangolo di pericolo a circa 20 metri. Nel frattempo il traffico continua la sua corsa in maniera regolare con la maggior parte delle vetture in transito vede il pericolo correttamente segnalato e riesce ad evitarlo spostandosi nella corsia centrale. La concorezzese, oggi 66enne, al volante della sua Mercedes Classe A, sopraggiunge però ad alta velocità e, nonostante un tentativo di frenata, non riesce a fermare la propria corsa, andando ad investire Vania Giglio e tamponando violentemente l’Alfa Romeo ferma in terza corsia. La 43enne riceve i primi soccorsi direttamente sul posto prima di essere tempestivamente trasferita d’urgenza all’Ospedale Niguarda di Milano. Nonostante l’intervento dei medici e le operazioni la donna si spegne però il pomeriggio successivo a causa delle gravissime lesioni riportate.

Concorezzo: investì e uccise una donna e patente sospesa

Come accertato dalla Polizia Stradale di Milano e confermato poi dal P.m., la dottoressa Bruna Albertini nella richiesta di rinvio a giudizio, la concorezzese “a causa della velocità non commisurata alle ore notturne e al tratto di strada in curva, sebbene agisse sul dispositivo frenante, non era in grado di arrestare il proprio veicolo in presenza di un veicolo fermo lungo la propria direttrice di marcia: ostacolo prevedibile, disciplinato dall’art. 141 del Codice della strada”. “Il Gup del Tribunale di Milano, la dottoressa Patrizia Nobile – fa sapere ancora Giesse Risarcimento Danni- ha accolto la richiesta di patteggiamento presentata dalla difesa dell’imputata aggiungendo la sospensione della patente per un anno”.