È arrivata la sentenza sul processo per Asfalti Brianza. Condanna a 1 anno e 8 mesi per l’amministratore della azienda, oltre ad un’ammenda di 27mila euro e al pagamento dei danni alle parti civili, i comuni di Concorezzo, Agrate, Brugherio e Monza con una provvisionale di 10mila euro per gli ultimi tre e 15mila per Concorezzo. E’ stata invece esclusa la richiesta avanzata da Legambiente Lombardia. Si è concluso così, venerdì 31 gennaio, il processo in primo grado che ha visto alla sbarra i vertici di Asfalti Brianza per una serie di reati riguardanti la gestione del bitumificio di Concorezzo tra cui lo smaltimento illecito di rifiuti non pericolosi, la violazione delle leggi in materia ambientale, l’emissione dei famosi fumi molesti, oltre allo scarico di acque reflue nella fognatura comunale.
Concorezzo, la sentenza di prima grado su Asfalti Brianza: sindaco soddisfatto
La lettura del dispositivo è arrivata nel primo pomeriggio al tribunale di Monza: per i cittadini e le amministrazioni comunali si è trattato del riconoscimento delle battaglie portate avanti in questi anni. “Siamo contenti si sia concluso questo iter che pone la parola fine a una pagina impegnativa a livello amministrativo – il commento a caldo del primo cittadino di Concorezzo, Mauro Capitanio -. Il comune ha dato priorità alla salute dei cittadini e si è battuto, mantenendo un ruolo centrale nel coinvolgimento di tutti gli enti, che vogliamo ringraziare”.
La questione Asfalti Brianza è aperta da circa una decina di anni, con i cittadini dei comuni limitrofi che lamentavano la presenza di forti odori provenienti dallo stabilimento. La situazione si era però aggravata tra il 2018 e il 2019 quando le segnalazioni si erano moltiplicate. L’azienda, a seguito dell’ordinanza del sindaco prima e poi della provincia di Monza e Brianza, era rimasta ferma di fatto da luglio 2020, mentre la comunicazione di cessazione di attività era arrivata lo scorso luglio. Da definire ora come si procederà con la montagna di materiale di rifiuto ancora presente nel sito: “Vogliamo ci sia un impegno che l’area venga ripulita con il minor impatto possibile sulla comunità – precisa il sindaco -. Dalla Prefettura ci è stato consigliato di aprire un tavolo con Regione Lombardia. Siamo rimasti in attesa per capire l’esito della sentenza, nelle prossime settimane riprenderemo i contatti”.
Concorezzo, la condanna di Asfalti Brianza: esultano i comitati
Esulta per il verdetto il Comitato quartiere Sant’Albino di Monza: “Abbiamo avuto giustizia dopo tutto quello che abbiamo subito – spiega Michela Martinengo -. La sentenza ripaga in gran parte le nostre battaglie. Questa vicenda non sarebbe iniziata se fossero avvenuti per tempo i controlli necessari sull’azienda. Ad oggi però nessuno sa chi effettuerà e pagherà lo smaltimento delle 60 tonnellate di fresato abbandonate”. Anche il gruppo di minoranza La Rondine ha preso di petto il tema dal 2019: “Bene che si sia chiusa almeno questa parte e che siano state accertate le responsabilità – commenta Francesco Facciuto -. Non possiamo però non constatare che le amministrazioni abbiano dovuto impiegare un tempo lungo per arrivare a questo risultato. Speriamo che questa vicenda sia di insegnamento e quando si parla di salute dei cittadini chi ha potere decisionale deve avere maggiore risolutezza nell’intervenire”.