Si chiamava Davide Doliana il 37enne morto sabato 22 dicembre sulla Grignetta dopo essere stato colpito in testa da un sasso staccatosi dalla montagna. Appassionato di escursioni, molto prudente e ben equipaggiato, il brugherese, che lavorava per una multinazionale, sabato, dopo aver lasciato l’auto al Piano dei Resinelli, stava percorrendo con la moglie e i tre figli (anche loro con tutte le dotazioni di sicurezza) il sentiero delle Foppe. Nella zona del Pertusio, vicino al Rifugio Rosalba, all’improvviso è stato colpito dal sasso, staccatosi a monte, una tragica fatalità.
Proprio la moglie, che è un medico, è stata la prima a soccorrerlo dopo l’incidente avvenuto davanti ai suoi occhi e a quelli dei tre figli, il più grande dei quali frequenta le scuole medie, tutti illesi. Soccorso immediatamente dai sanitari, giunti con un’eliambulanza da Como insieme ai tecnici del Soccorso Alpino della XIX delegazione Lariana della stazione di Lecco, Doliana era già in stato di incoscienza.
L’intervento è durato oltre un’ora: i sanitari hanno tentato di stabilizzarne le condizioni sul posto, poi, con non poca fatica a causa di forti raffiche di vento, l’hanno trasferito con verricello sull’elicottero con il quale hanno raggiunto l’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia dove il 37enne, in arresto cardiaco e con un grave trauma cranico, è morto poco dopo. La salma è stata messa a disposizione dei magistrati che ne hanno disposto l’autopsia.
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