Ciclofficina di Lissone, l’apertura slitta ma senza drammi: «In questo momento altre priorità»

Un breve rinvio dovuto alla vacanza dall’incarico del responsabile unico del procedimento. il comandante della polizia locale, che prenderà servizio da marzo. L’assessore Nava: «Obiettivo chiaro ma in questo periodo ci sono altre priorità».
CICLOFFICINA
CICLOFFICINA Gianni Radaelli

Ciclofficina di Lissone: l’apertura slitta, ma Comune e Sct Group (la società che gestisce le strisce blu nel comune brianzolo) hanno chiarito in un vertice i passi da compiere. La società aveva 90 giorni di tempo, a partire dal 4 ottobre 2020, per far decollare il progetto dell’officina per le bici sorta di fronte alla stazione ferroviaria “Lissone-Muggiò”.

«I ritardi sono legati principalmente all’assenza del Rup, responsabile unico del procedimento, che è il comandante della Polizia Locale che entrerà in servizio a partire dal primo marzo prossimo (il predecessore, Ferdinando Longobardo ha terminato l’incarico il 31 dicembre 2020)- dichiara l’assessore alla città vivibile di Lissone, Marino Nava – abbiamo avuto di recente un incontro con Sct per delineare tutti gli aspetti contrattuali, non solo inerenti la ciclofficina per la quale abbiamo comunque sollecitato un intervento di pulizia che è avvenuto».

«Per ciò che riguarda l’apertura della stessa, negli ultimi due mesi non abbiamo premuto sull’acceleratore in considerazione della mancanza del comandante e della situazione generale legata alla pandemia che ci ha direzionati verso più urgenti priorità. Ci sono cose che non possono attendere, altre che se iniziano 3 mesi dopo rispetto alle previsioni per ragioni contingenti ci consentono comunque di arrivare al traguardo. Magari non in maniera performante, ma di arrivarci» conclude Nava.

Ciclofficina di Lissone, l’apertura slitta ma senza drammi: «In questo momento altre priorità»
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