Caso blogger di Barlassina: dopo la condanna a 32mila euro per diffamazione, ora si scusa

Il caso risale al 2019. Claudio Trenta aveva accusato l'allora sindaco Piermario Galli di aver fatto pressioni sulle attività della Fondazione Porro di cui era presidente Anna Maria Frontini

La vicenda risale al lontano 2019. Ma solo in questi giorni Claudio Trenta, oggi consigliere comunale d’opposizione, ma all’epoca un semplice cittadino, anche se noto blogger di paese, è stato condannato a pagare 32mila euro di risarcimento più altri ottomila di spese processuali, per arrivare alla cifra record di 40mila euro, agli ex sindaci Piermario Galli e Anna Maria Frontini. Dopo sei anni, la querela per diffamazione presentata dai due ex amministratori locali è stata accolta dal tribunale di Monza.

Caso blogger di Barlassina: dovrà pagare altri 8mila euro per le spese processuali

Colgo l’occasione per esprimere pubblicamente le mie scuse nei confronti di queste due persone che per anni si sono spese a favore della comunità di Barlassina che tutti abbiamo a cuore. Non era mia intenzione offenderli a livello personale, ma ho commesso dei gravi errori di valutazione. Chiedo scusa a loro, alle loro famiglie e alle persone che li stimano. Ho sbagliato, non devo aggiungere altro». Con le sue scuse Trenta prova a raggiungere quanti più barlassinesi possibile, ma anche i diretti interessati. La vicenda non è ancora conclusa, gli avvocati sono al lavoro per un accordo o un eventuale ricorso. La cifra, per quanto stabilita da un tribunale, è gigantesca e ovviamente metterebbe in difficoltà chiunque, specialmente chi non fa della politica una professione, ma si occupa del paese per semplice impegno civico. Talvolta anche sbagliando e riconoscendo gli errori.

Caso blogger di Barlassina: “Ho commesso gravi errori di valutazione”

Il caso scoppiò per la denuncia di Trenta che accusò il primo cittadino Galli di aver fatto pressioni sulle attività della Fondazione Porro di cui era presidente Frontini. Secondo il tribunale con parole ingiustificate e sufficienti a configurare la condanna. «Non sono un vigliacco e do la giusta rilevanza a questo evento come ho sempre fatto per fatti successi ad altri», scrive il consigliere Trenta proprio sul suo gruppo di Facebook, dove all’epoca fu pubblicato il post. Un gruppo nel frattempo cresciuto moltissimo nei numeri, soprattutto per l’impegno civico di questo pensionato che, nelle ultime elezioni amministrative, è riuscito a guadagnarsi il supporto di una fetta di cittadini sufficiente a sedere nel parlamentino cittadino. «È un fatto che si trascina dalla fine del 2019, quasi sei anni. Molti delle persone che ne sono venute a conoscenza in questi giorni non lo conoscevano o se lo sono dimenticato. Ho provveduto a cancellare il post scritto su questo gruppo nel novembre 2019 per il quale sono stato condannato al risarcimento del danno nei confronti di Anna Maria Frontini e Pier Mario Galli per averli diffamati.

L'autore

Giornalista, primo pezzo pubblicato sul Cittadino il 16 aprile 2005, da allora mi occupo di cronaca, cultura e soprattutto sport. Seguo le peripezie – è il caso di dirlo – dell’Ac Monza. La zona di riferimento è la Valle del Seveso e mi occupo delle Groane (Solaro, Ceriano, Cogliate, Misinto, Lazzate), di Barlassina e di Seveso. Nella vita civile sono telecronista e dirigente sportivo alla Robur Basket Saronno.