Carate Brianza, i residenti delle case Aler: «Via King dissestata e pericolosa»

I bambini e le bambine usano la fantasia. I genitori guardano la via King allagata dalla pioggia e si chiedono quando la strada che porta alle case Aler di Carate Brianza verrà sistemata. «È pericolosissimo», dicono.
Piedi nell’acqua alle case Aler di via King a Carate Brianza - foto Botto Rossa
Piedi nell’acqua alle case Aler di via King a Carate Brianza – foto Botto Rossa

I bambini e le bambine usano la fantasia. Escono di casa con innaffiatoio e secchiello di plastica e giocano come se fossero in riva a un lago. Gli adulti no, proprio non ce la fanno a prenderla con filosofia. E così a Carate Brianza monta la rabbia, dopo che l’ennesimo temporale ha trasformato in acquitrino uno dei viali principali del quartiere delle case Aler di via King.

«Abito qui da un anno e mezzo – diceva la scorsa settimana Vito Simone – e non so più quanti solleciti ho fatto perché venissero ad asfaltare la strada. È una vergogna. Rischiamo di lasciarci le sospensioni dell’auto ogni volta che usciamo da casa o ci torniamo. L’anno scorso hanno fatto il parcheggio all’angolo con via Lombardia per le due palazzine nuove che hanno costruito: costava tanto asfaltare anche i cento metri di strada che passa davanti alle nostre case? Paghiamo l’affitto: siamo stanchi di sentirci dire che non ci sono soldi».

È nelle case rosse di via Martin Luther King da ventotto anni Antonella Castelli, che spiega: «Qui c’è già chi è inciampato in una buca e si è rotto il femore. Cosa altro deve succedere perché Aler si decida a intervenire? Nelle nuove palazzine, poi, ci sono anche tanti disabili che si spostano in carrozzina. Rischiamo di danneggiare non solo le sospensioni dell’auto ma anche il motore, ogni volta che passiamo da qui. È pericolosissimo».

Lo scorso martedì, come nei giorni successivi, è bastata mezz’ora di acquazzone per ridurre i viali che collegano i settanta alloggi delle palazzine realizzate negli anni Settanta, in uno stagno.

«Abbiamo la piscina gratis davanti a casa», scherza un condomino che arriva in auto a passo d’uomo, facendo il possibile per non centrare le voragini. Le buche nell’asfalto non sono l’unica preoccupazione dei residenti.

«Nel giardino davanti ai civici 53 e 55 ci sono gli scavi per i lampioni, già predisposti per l’allacciamento, senza copertura. I nostri bimbi – spiega Castelli – giocano nel prato: se qualcuno dovesse finirci dentro con un piede e farsi male, non so di cosa sarei capace. Senza contare che, senza pali della luce, l’angolo è al buio, e la sera c’è da avere paura a tornare a casa».

Il dissesto dei viali è problema annoso. Nel 2013, nella sua visita lampo in città durante l’ultima campagna elettorale, l’assessore regionale alla Casa, Paola Bulbarelli, un passato da presidente di Aler a Mantova, era stata accolta in via King dalla pioggia battente e dal coro di proteste dei condomini: «Quando piove qui si forma il lago e non riusciamo a passare in macchina».