La buona notizia è che a causa della droga, a Monza e in Brianza, lo scorso anno non è morto nessuno. Così come a Cremona, Mantova, Pavia e rispettive province. Sono stati 26 nel 2020 i decessi provocati da abuso di stupefacenti in Lombardia, l’8,44% di quelli avvenuti in tutta la Penisola. Il 30% in meno rispetto al 2019, quando furono 37. Cinque i morti a Brescia e provincia, altrettanti a Varese e provincia, 4 nella Bergamasca e nel Milanese, 3 a Lecco e provincia, 2 nel Comasco e Lodigiano e uno in provincia di Sondrio.
Si tratta di uno degli aspetti della fotografia del narcotraffico in regione scattata dalla Dcsa, Direzione centrale servizi antidroga del Ministero dell’Interno, Dipartimento di pubblica sicurezza, nella sua relazione annuale.
Nonostante il lockdown sia stato protagonista per gran parte dell’anno, nel 2020 in regione sono state portate a termine 4.332 operazioni antidroga, il 19% di quelle complessive a livello nazionale, numericamente il secondo dato più elevato degli ultimi 10 anni. Qualcuna meno rispetto al 2019, l’anno record, -12,11%, quando del Covid non si sapeva neppure l’esistenza.
Per grandissima parte le operazioni antidroga (65,12%) sono avvenute a Milano e area metropolitana, il 3,46% in Brianza.
La dimostrazione è che il mercato degli stupefacenti, anche durante l’emergenza sanitaria, ha continuato a “tirare”. In regione è stato sequestrato il 38,8% in più di sostanze stupefacenti, 5.750 chilogrammi. Boom per la droga “di ritorno”, l’eroina: 205 chili, il 40% sul totale nazionale. Sono aumentati del 93% anche per i sequestri di hashish (2.456 chili), del 42% quelli di marijuana (2.221 chili) e del 21% di droghe sintetiche.
Ma la percentuale “monstre”, +1.303%, è alla voce piante di cannabis: furono 8.925 quelle requisite nel 2019, sono state 124.246 lo scorso anno. Mai così tante nell’ultimo decennio. E la nostra provincia non è stata da podio, superata da Milano, Varese e Como, ma si è comunque piazzata al quarto posto con il 7,79% delle sostanze sequestrate in peso a livello regionale.
Sempre in Lombardia sono leggermente diminuite (-5,28%) rispetto al 2019 le persone denunciate alla Autorità giudiziaria per reati sugli stupefacenti, 4.645 (il 14,82% del totale nazionale), per la metà straniere, delle quali 2.994 arrestate. Il 5,27% delle denunce è avvenuto a Monza e Brianza contro il 56,90% di Milano e hinterland, 9,62% di Brescia e 6,52% di Bergamo.
Lo spaccio, in 9 casi su dieci di droghe impropriamente dette “leggere”, hashish e marijuana, ha portato alla denuncia di 159 minori, 41 dei quali sono stati tratti in arresto. Un numero in leggero calo rispetto al 2019 (-8%). Nella stragrande maggioranza (79%) si tratta di ragazzi italiani. Il 5% ha spacciato eroina e cocaina.