Caccia ai terroristi in tutta Europa. Si cerca una Seat nera in nord Italia

L’unico terrorista che non si è rivelato un kamikaze è in fuga in Belgio e da domenica sera è il ricercato numero uno dalle polizie di tutta Europa. Intanto si cerca una Seat nera in tutto il Nord Italia.
La foto segnaletica di Abdeslam Salah
La foto segnaletica di Abdeslam Salah

È caccia a Salah Abdeslam, il 26enne francesce ma residente in Belgio, considerato l’ottavo uomo del commando che ha compiuto le stragi a Parigi. Terminato senza successo il blitz della polizia a Bruxelles nel quartiere Molenbeek, dove è stato circondato un edificio dove si pensava potesse nascondersi l’attentatore.

Intanto nel torinese si cerca un altro sospetto terrorista. La polizia stradale ha appena diramato le ricerche “a tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino” di una Seat Ibiza nera. A bordo un ragazzo francese di 32 anni, Baptiste Burgy che secondo le autorità francesi è uno dei terroristi che hanno agito a Parigi venerdì notte. La ricerca è stata estesa a tutto il Nord Italia. Prima era stata diramata la nota della polizia internazionale in cui «si prega di ricercare una autovettura Seat modello sconosciuto di colore nero, targa GUT 18053 con probabile ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia». Nel documento si segnalava inoltre che a bordo dell’auto c’erano tre persone e che la targa, la stessa indicata dalle autorità italiane, è incompleta. La mente dietro gli attentati I servizi belgi hanno dichiarato che la mente dietro gli attentati di Parigi sarebbe il belga Abdelhamid Abaaoud, cervello della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali della polizia belga a Verviers a gennaio scorso. Una tesi avvalorata da fonti ufficiali francesi. Abaaoud sarebbe anche dietro agli attentati al treno Thalys. L’uomo è scappato in Siria lo scorso gennaio.

Abaaoud è l’amico d’infanzia di Salah Abdeslam. I due sarebbero quindi sempre rimasti in contatto, anche dopo che Abaaoud è scappato in Siria e da allora è ricercato dal Belgio che lo ha condannato in contumacia la scorsa estate a 20 anni di prigione nel processo alla filiera jihadista belga. Abaaoud è ricomparso nella rivista in inglese dell’Isis, Dabiq, nella quale affermava di essere appunto riuscito a tornare in Siria. Anche noto come Abou Omar al-Baljiki, Abaaoud è anche comparso in un video dell’Isis in cui si vanta di aver commesso atrocità, mentre guida un veicolo che trasporta cadaveri mutilati verso una fossa comune.