Bovisio Masciago, crisi a due facce C’è chi chiude, aprono 5 ristoranti

In attivo il bilancio del commercio nel 2013, il numero dei nuovi negozi aperti ha superato quello delle saracinesche abbassate. Avviate 10 attività commerciali di vicinato a fronte di 9 chiusure.
I negozi in piazza Anselmo IV
I negozi in piazza Anselmo IV

Nonostante a livello generale la crisi economica non accenni a mordere il freno e storicamente Bovisio Masciago non sia una piazza di primissimo piano dal punto di vista dell’attrattiva commerciale, ci sono ancora persone che hanno deciso di aprire un’attività in città. E’ infatti in attivo, seppur di poco, il bilancio del commercio nel 2013, visto che il numero dei nuovi negozi aperti ha superato quello delle saracinesche abbassate. Negli ultimi dodici mesi sono state avviate 10 attività commerciali di vicinato (9 non alimentari e una alimentare) a fronte di 9 chiusure (5 non alimentari, 2 alimentari e 2 miste). A questi dati si aggiungono poi sette casi di cessione di attività ad altri (3 non alimentari, 2 alimentari e 2 miste).

Per quanto riguarda le medie strutture ad una sola apertura di un’attività non alimentare hanno fatto da contraltare due chiusure, mentre non si sono registrate variazioni nelle grandi strutture. In netta crescita sono invece i locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande. Nel 2013 sono stati inaugurati cinque tra bar e ristoranti a fronte di una sola chiusura e di tre passaggi di proprietà. Arrivano delle importanti conferme anche dalla vendita on line, settore che nel 2012 aveva fatto registrare un considerevole boom. La crescita è stata costante anche nell’anno appena terminato visto che sono partite otto nuove attività, il doppio di quelle che hanno chiuso i battenti.

Se nel 2013 i numeri certificano un trend positivo, il 2014 non poteva iniziare in modo peggiore a causa dei preaccertamenti per il mancato pagamento dell’imposta sulla pubblicità notificati ad oltre 150 commercianti. Ad un mese di distanza dalla notifica, le cose sembrano essere sulla via della risoluzione. “Giovedì mattina – spiega Raffaella Damonte, assessore al Commercio – ho incontrato l’amministratore condominiale che ha ricevuto la delega da una cinquantina di negozianti e gli ho spiegato la situazione.

Quasi tutti i suoi assistiti sono già venuti in Comune a chiarire la loro posizione. In caso di errore, sono state ridefinite le metrature e contestualmente è stato rivisto al ribasso l’importo da pagare. Stiamo sollecitando anche chi non si è ancora presentato”. Qualcuno però non è ancora convinto di queste sanzioni. «Quasi tutti noi – spiega Daniela Montrasi, parrucchiera titolare di “My style” – abbiamo firmato un foglio che certificava le correzioni apportate e non l’accettazione della cifra».