Ignoti nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 ottobre hanno lanciato una bomba molotv nella sede del sindacato Cub (Confederazione Unitaria di Base) di Monza, in via Piave 7. L’inquietante episodio è accaduto attorno alle 3.30, quando, secondo una prima ricostruzione, ignoti hanno forzato la serranda di una finestra e hanno lanciato la bomba incendiaria negli uffici.
Luis Seclen sindacalista del Cub ha commentato: «Noi siamo qui, a me hanno bruciato la macchina nel 2016, a una nostra delegata a febbraio 2019 e adesso la sede, ma questi mafiosi chi li ferma?».
Intanto dal USB (Unione sindacale di base) Lombardia è arrivata: «Completa solidarietà alle compagne e ai compagni della CUB, colpiti da un gravissimo attentato nella notte. Non è ancora nota la matrice dell’attentato, che ha però tutti i tratti di un’inaccettabile, violenta intimidazione. Un atto che riteniamo riconducibile alla difficoltà nella quale i sindacati che ancora lottano per la difesa reale dei lavoratori sono costretti ad operare quotidianamente. Esprimiamo completa solidarietà alle compagne e ai compagni della CUB: chi lotta convintamente al fianco dei lavoratori non si fa intimidire da gesti vili e violenti!».
Su quanto accaduto è intervenuto anche l’onorevole leghista brianzolo Massimiliano Capitanio: «Quanto accaduto questa notte a Monza è non solo di una gravità inaudita, ma anche un episodio inaccettabile che tutti, senza distinzioni, dobbiamo condannare. Questi atteggiamenti mafiosi vanno estirpati e repressi: atti di questa natura altro non sono che vigliacche intimidazioni a stampo mafioso. Il confronto e anche la lotta delle idee avviene soltanto su piani pacifici. Anche per questo esprimo massima solidarietà e vicinanza agli esponenti del sindacato».