Biassono: presidio per le pietre d’inciampo mai posate in paese

La sezione Anpi di Biassono, insieme all’Anpi provinciale e ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil ha organizzato una manifestazione per giovedì 27 gennaio, Giorno della memoria per protestare contro l’amministrazione che non ha mai aderito all’iniziativa delle pietre d’inciampo.
BIASSONO le finte pietre di inciampo realizzate dalla sezione Anpi locale
BIASSONO le finte pietre di inciampo realizzate dalla sezione Anpi locale

Un fiore per ogni deportato biassonese. La sezione Anpi di Biassono, insieme all’Anpi provinciale e ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil ha organizzato una manifestazione per giovedì 27 gennaio, Giorno della memoria. L’appuntamento è per le 10.30 in via Verri, al civico 113, vicino alle pietre di inciampo simboliche realizzate in cartoncino plastificato dai volontari dell’Anpi di Biassono, in mancanza delle vere Pietre di inciampo, mai posate in paese.

Biassono: presidio per le pietre d’inciampo mai posate in paese
BIASSONO le finte pietre di inciampo realizzate dalla sezione Anpi locale

Il problema, da anni sollevato da Anpi e da molti cittadini, è proprio «la scelta dell’amministrazione di non proporre alcuna iniziativa in commemorazione del Giorno della memoria – avevano scritto solo pochi giorni fa il presidente provinciale Anpi Brianza, Fulvio Franchini e la presidente della sezione locale, Antonella Tremolada, in un comunicato congiunto – Inoltre l’amministrazione comunale non ha mai neppure voluto aderire al Comitato provinciale Pietre di inciampo. Quindi anche quest’anno toccherà unicamente alla sezione Anpi di Biassono e ai cittadini, ricordare e onorare i nostri sventurati cittadini catturati e deportati».

Sono sette i biassonesi deportati tra il 1943 e il 1945: Antonio Casiraghi, Ambrogio Cassanmagnago, Mario Meregalli, tutti morti al campo di Gusen e poi Antonio Colombo deportato a Mauthausen e tornato a casa con una grave disabilità, Ida Crippa, deportata a Berlino, Enrico Meregalli, morto a Ebensee e Sirio Riboldi, deportato a Mauthausen e sopravvissuto al campo.

A ciascuno di loro, da tempo, la sezione Livio Cesana ha dedicato una simbolica pietra di inciampo, posta proprio davanti all’abitazione ove un tempo abitava ciascuno dei sette deportati. Nel Giorno della memoria verrà depositato un fiore accanto ad ognuna delle sette provvisorie pietre di inciampo.

«La manifestazione del 27 gennaio è un presidio di protesta contro la decisione della giunta leghista di non fare nulla per commemorare il Giorno della memoria, come è previsto anche dalla legge», hanno aggiunto i consiglieri della lista di minoranza Biassono Civica, che prenderanno parte alla manifestazione.

VIDEO: Memoria dei deportati politici di Biassono