Il parco di Villa Filippini a Besana in Brianza è chiuso e lo resterà, probabilmente, fino al termine dell’estate. A renderlo inaccessibile sono i lavori di riqualificazione del lenzuolo verde, iniziati mercoledì scorso e finalizzati al rifacimento completo dei vialetti e del cortile di fronte alla villa, nonché all’implementazione del sistema illuminante. Con buona pace dei residenti, che si trovano così precluso durante i mesi estivi il grande parco cintato del centro cittadino. E delle associazioni che lo utilizzano, abitualmente, per iniziative durante il periodo più caldo.
«L’obiettivo di fondo è quello di rendere il parco più fruibile e vivibile. Con l’idea che la villa Filippini, con il suo parco, sia il cuore della cultura besanese» spiega Anastasia Cecchetti, assessore ai Lavori pubblici, che ha spiegato come l’estate «sia l’unico periodo adatto in cui si possono fare questi lavori».
Una prima tranche di opere, già iniziata, «è stata finanziata nel 2017 con uno stanziamento di 260mila euro – prosegue l’assessore -. In questa fase, è in corso il rifacimento completo dei vialetti esistenti. Si metterà mano anche al cortile della villa, dove le opere saranno analoghe benché con un materiale di rivestimento di maggior pregio». La prima fase di cantiere comprende infine «l’implementazione di tutta l’illuminazione e la creazione dei pozzetti».
Un intervento che troverà piena espressione solo nel secondo lotto di lavori, che «abbiamo finanziato nel 2018, con un importo di 230mila euro, ma che dovrebbe essere immediatamente successivo alla conclusione dei lavori oggi in corso. L’idea è di restituire alla cittadinanza un parco finito».
Oltre all’installazione delle lampade a raso che accompagneranno i visitatori lungo tutti i vialetti del parco, ci sarà anche «la creazione di nuovi vialetti (anche loro risulteranno già illuminati al termine dei lavori, nda). Ora esistono solo quelli della parte “nobile” del parco», che collegano la villa all’ingresso principale su piazza del mercato e a quello laterale su via Dante.
«Ne realizzeremo di nuovi che portino fino al faggio pendulo e all’ingresso su via Sanzio: uno, quello più “alto” e vicino alla villa, risulterà identico a quelli riqualificati; un secondo, nella parte bassa, sarà erboso. Questo perché in base alle ricerche storiche effettuate, il primo era esistente in passato, mentre il secondo no». La riqualificazione del parco arriva circa un anno dopo il rifacimento della copertura della Villa (seguita da analogo intervento sulla porzione del Centro anziani).