Le criticità segnalate dai gruppi consigliari Pd, Besana4future e Besanattiva riguardo la gestione medica della “Fondazione G.Scola”, come promesso, sono arrivate in aula. Nel consiglio comunale di giovedì scorso a Besana in Brianza, come ultimo punto all’ordine del giorno, è stata discussa un’interrogazione in merito presentata dai capigruppo delle liste di centrosinistra. Nel documento, protocollato in data 10 settembre, l’opposizione, partendo dal presupposto che “la casa di riposo è una realtà che appartiene alla comunità di Besana e che quindi quest’ultima ha diritto di avere informazioni in merito alla gestione della struttura”, ha chiesto al sindaco di conoscere “se negli ultimi mesi l’amministrazione comunale ha ricevuto segnalazioni di criticità da parte dei cittadini”. E in caso di risposta affermativa di “avere copia delle segnalazioni pervenute”. In risposta, il primo cittadino Emanuele Pozzoli ha dichiarato: «Confermo che nè a me personalmente nè agli atti dell’ente risultano segnalazioni di criticità in merito alla gestione della rsa, se non quella arrivata dal sindacato Confintesa Brianza, che come ho appreso dai giornali, avete già ricevuto». Risposta che ha sollevato una lunga discussione in aula.«Ritengo che questa risposta leda uno dei diritti dei consiglieri», ha lamentato l’ex sindaco Sergio Gianni Cazzaniga (BesanAttiva).
«Se questa interrogazione era da interpretare come un accesso agli atti, prerogativa dei consiglieri comunali, non c’è nessun problema. I giornali li leggo. Ho sbagliato a cadere in questo, ho presunto che fosse già nelle vostre disponibilità», ha dichiarato il primo cittadino, per poi rimarcare, a proposito della rsa, come la sua attenzione «ci sia sempre verso tutta la cittadinanza». «Anzi non è solo attenzione è anche responsabilità. Non posso permettermi il lusso di confondere quella che potrebbe essere una legittima recriminazione politica con altri tipi di criticità. Io una scelta forte l’ho fatta e me ne assumo le responsabilità, nominando un Cda che gode della mia più completa fiducia. Abbiamo il dovere di tutelare un bene che ha 200 dipendenti e 160 ospiti», ha concluso il primo cittadino.