È stata una classica storia di intraprendenza brianzola quella di Marco Belloni, morto nella notte del 15 novembre dopo una lunga malattia. C’è di mezzo tanta passione, quella per il legno, per la musica, per l’arte e per l’opera. Ci sono di mezzo un’idea e un amore. Quando ad inizio anni Duemila il capostipite della storica famiglia barlassinese ha deciso di trasformare la sua vecchia fabbrica di mobili in un teatro, in molti applaudirono, altri pensarono fosse una pazzia. Ma alla fine ha avuto ragione lui ed oggi il Teatro Antonio Belloni, il più piccolo teatro d’opera del Mondo, una bomboniera di eleganza classica, è una solida realtà, un punto di riferimento per i melomani di tutto il nord Italia ed anche un gioiello riconosciuto a livello internazionale, grazie ai tantissimi eventi ospitati negli anni.
Barlassina: addio a Marco Belloni, visionario ideatore del teatro che porta il nome della famiglia
Nella notte di giovedì Marco Belloni se n’è andato e sarà ricordato come il visionario ideatore del teatro che porta il nome della sua famiglia in giro per tutto il mondo. Nato in una famiglia di mobilieri nel 1947. Il nonno Angelo è il fondatore dell’azienda nel 1911 ma lui, con lungimiranza e passione, riesce a ingrandirla fino a portarla alle dimensioni attuali. Non gli manca il coraggio, nemmeno il fiuto imprenditoriale: nel giro di pochi anni riesce a farla conoscere in tutto il mondo. I suoi elementi d’arredo entrano nelle case di tutti i vip, non solo in Italia, ma addirittura in tutta Europa e oltreoceano. Persino l’attore Sylvester Stallone si rivolge a lui per arredare un appartamento con eleganza e manodopera di qualità.
È tra i primi a intuire le potenzialità del mercato mediorientale e sbarca a Dubai per soddisfare le raffinate, e allo stesso tempo esose, richieste degli sceicchi. A loro i soldi non mancano: e se si rivolgono a Belloni, di certo è perché ha molto da offrire in più rispetto agli altri. Lo sanno bene anche marchi quali Versace, Mercedes, Swarovski per avviare proficue collaborazioni commerciali.
Barlassina: addio a Marco Belloni, costruì il teatro insieme al figlio
Il teatro viene invece inaugurato nel 2010. L’ideale è geniale e ci vogliono otto anni di impegno e di spese personali per realizzarla.
«È stato costruito nella nostra vecchia fabbrica – raccontava qualche anno fa a il Cittadino – Abbiamo fatto tutto da soli io e mio figlio Giovanni: i pavimenti, i mobili, le porte. Tutto quello che compone il teatro ed è fatto di legno è opera nostra». Il teatro è nato dalla volontà di offrire qualcosa di speciale ai propri clienti: «Ho unito l’utile al dilettevole», commentava sorridendo. Era nato così uno scrigno di eccezionale bellezza che oggi rappresenta un punto di riferimento culturale del territorio della Brianza e della Lombardia. Tutto per una visione, la visione di Marco Belloni.