Indagini chiuse e rinvio a giudizio immediato per A.G., il 19enne vimercatese, accusato di aver rapinato, minacciato e stuprato una 35enne mentre quest’ultima apriva il bar. Il fatto era avvenuto il 13 luglio scorso. “Siamo arrivati al giudizio immediato, che si terrà a marzo e che era normale aspettarsi – spiega l’avvocato Giampiero Lapomarda, difensore di fiducia del 19enne -. Abbiamo già verificato i contenuti del fascicolo e insieme ai miei collaboratori abbiamo cominciato a studiarli per decidere che tipo di rito scegliere”. Il legale andato a trovare il suo cliente nella casa circondariale di Pavia, dove è detenuto: “Ho visto un ragazzo particolarmente turbato per il dolore provocato. Attraverso un percorso sta prendendo coscienza di quello che ha fatto”.
Barista rapinata e violentata a Vimercate, cosa avvenne il 13 luglio
Il 19enne fu arrestato lo scorso 24 luglio in quanto ritenuto gravemente indiziato dei reati di rapina aggravata e violenza sessuale. I fatti erano avvenuti nella prima mattina del 13 luglio scorso, quando un soggetto con volto travisato aveva atteso l’arrivo di una donna titolare di un bar del centro cittadino e, dopo averla colta di sorpresa alle spalle, sotto minaccia di una pistola puntata alla testa, l’aveva costretta ad entrare del locale e a consegnare il denaro contenuto sia nel registratore di cassa che all’interno dei propri effetti personali. Dopo la rapina il malvivente aveva consumato una violenza sessuale nei confronti della vittima e infine si era dato alla fuga con la refurtiva.
Gli investigatori erano giunti al presunto responsabile valorizzando elementi forniti dalla persona offesa e attraverso l’analisi delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza attivi sul luogo del fatto e nelle vie limitrofe