“Baby Pit Stop” in biblioteca: a Lissone inaugurato lo spazio dedicato a mamme e neonati

Taglio del nastro l’8 marzo per lo spazio promosso da Soroptimist Club di Monza che rientra al più ampio Programma Unicef “Insieme per l’Allattamento”. La presidente Angela Levatinio: «Speriamo possano presto moltiplicarsi».
L’inaugurazione del “Baby Pit Stop” a Lissone
L’inaugurazione del “Baby Pit Stop” a Lissone Elisabetta Pioltelli

È stato inaugurato l’8 marzo, in biblioteca civica, a Lissone, il Baby Pit Stop, l’iniziativa promossa dal Soroptimist Club di Monza indirizzata alle mamme, con bambini piccolissimi, che possono trovare uno spazio opportunamente attrezzato per potere operare il cambio dei pannolini o provvedere all’allattamento del piccolo.

​L’iniziativa, che rientra al più ampio Programma Unicef “Insieme per l’Allattamento” nell’ambito del quale Unicef e Soroptimist hanno sottoscritto un Protocollo per la realizzazione dei Baby Pit Stop nei musei, nelle biblioteche e in tutti i luoghi di cultura, si è dunque attivata anche a Lissone.

​«È un’occasione davvero importante» evidenzia Angela Levatino, presidente del Soroptimist Club di Monza, «per offrire un servizio utile a tante mamme. Un segnale di attenzione che facilita la vita delle mamme e consente loro di fruire con maggiore serenità di spazi pubblici, spesso non adeguati alle esigenze dei più piccoli. Grazie al Comune di Lissone e all’Unicef di Monza: finalmente un Baby pit-stop anche nel nostro territorio, speriamo che possano presto moltiplicarsi…».

​La presidente del Comitato Provinciale Unicef di Monza e Brianza, Maria Luisa Sironi, ha ricordato «l’importanza di rafforzare l’impegno per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in particolare l’art. 24 che tutela il diritto alla salute». «Desidero ringraziare – ha aggiunto- il Comune di Lissone per aver condiviso insieme a Soroptimist questa iniziativa».

​E l’impegno, in questa linea, del Comune di Lissone è stato ribadito dall’assessore alla cultura Alessia Tremolada, che ha fortemente sostenuto l’iniziativa con l’attivo contributo di Roberta Trabucchi responsabile della biblioteca comunale, «perché anche gli spazi della cultura siano sempre più anche spazi per la vita, garantendo insieme all’offerta dei beni culturali anche la tutela psico-fisica di mamme e bambini». ​

«L’obiettivo è di considerare le esigenze delle donne come una componente essenziale per qualificare i servizi del Comune» ha sottolineato l’assessore alle Pari opportunità Anna Maria Mariani.