Aveva aggredito la persona sbagliata: scarcerato,torna a minacciare il presunto amante della moglie

Nonostante fosse già stato arrestato, non si è dato per vinto. Il quarantenne di Seregno che il 27 dicembre scorso aveva accoltellato un uomo, scambiandolo per il collega della moglie e pensando che fosse il suo amante, una volta scarcerato è tornato alla carica. Ed è stato riarrestato.
Il luogo dell’aggressione di dicembre a Giussano
Il luogo dell’aggressione di dicembre a Giussano Bartesaghi Stefano

Nonostante fosse già stato arrestato, non si è dato per vinto. Il quarantenne di Seregno che il 27 dicembre scorso aveva accoltellato un uomo scambiandolo per il collega della moglie e pensando che fosse il suo amante, è tornato alla carica. Una volta scarcerato, ha individuato l’abitazione del rivale (nella zona di Desio) e ha iniziato a dargli fastidio, rendendogli la vita un incubo.
I carabinieri di Desio, guidati dal capitano Mansueto Cosentino, al termine delle indagini, hanno eseguito nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Monza. L’uomo, pregiudicato e residente a Seregno, è accusato di atti persecutori nei confronti del collega della moglie. Credeva che tra i due ci fosse una relazione ed era determinato a “fargliela pagare cara”.


Il Precedente


Giussano, aggredisce il presunto amante della moglie ma sbaglia persona: arrestato per lesioni – VIDEO

Ci aveva già provato il 27 dicembre, quando nel parcheggio del Carrefour di Giussano aveva aggredito col coltello un uomo, scambiandolo per il collega della moglie. Invece, aveva sbagliato persona. L’ignara vittima aveva riportato varie ferite. Una volta arrestato dai Carabinieri di Seregno, lo stesso aggressore aveva ammesso di aver colpito la persona sbagliata.
Persino al termine dell’udienza di condanna per l’accoltellamento di dicembre, che si è conclusa con la sentenza nei suoi confronti di dieci mesi di reclusione (pena sospesa con la condizionale), si è recato presso l’abitazione della vittima, danneggiandogli il citofono.

I Carabinieri di Desio, avvertiti, hanno avviato le indagini nei suoi confronti e hanno documentato ogni nuovo episodio di violenza, fino a quando l’Autorità Giudiziaria non ha emesso il provvedimento eseguito ieri, aprendo allo stalker le porte del carcere di Monza.