Arriva a Monza la statua della Madonna sfregiata dall’Isis e restaurata in Brianza

La statua della Madonna che era stata sfregiata dall'Isis e restaurata a Giussano arriva a Monza nella comunità San Francesco d'Assisi. Dal 3 al 10 maggio.
GIUSSANO STATUA ROTTA
La statua della Madonna profanata e danneggiata dall’Isis

Torna in Brianza la statua della Madonna di Batnaya, profanata e sfregiata dai miliziani dell’Isis nel 2014. Sarà accolta nella comunità pastorale San Francesco d’Assisi di Monza, dal 3 al 10 maggio.

Proviene dalla cittadina di Batnaya, nella piana di Ninive, in Iraq. Venne in parte distrutta dai soldati dello Stato islamico quando entrarono nella città dove abitavano molti cittadini di fede cristiana. I pezzi di quello che restava della statua vennero spediti a Giussano dove l’artigiano Franco Elli si occupò del restauro.

Le date a Monza

Da tempo la statua è in pellegrinaggio tra le comunità parrocchiali italiane, prima di fare rientro in Iraq. Arriva a Monza il 3 maggio, alle 20.30, nella chiesa Sacra Famiglia. Da qui partirà una breve processione verso l’oratorio di Cederna dove monsignor Vincenzo Di Mauro presiederà, alle 21, la messa solenne. La statua resterà a Cederna anche il 4 e 5 maggio. La sera del 5 maggio, dopo la messa delle 21 che sarà celebrata da monsignor Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi, l’icona della Vergine raggiungerà la parrocchia di Cristo Re. Il 6 maggio, alle 21, il vicario episcopale di zona, monsignor Luciano Angaroni, presiederà a Cristo Re la funzione. Domenica 8 maggio, alle 9.30, la statua sarà accolta dalle suore misericordine e poi raggiungerà la parrocchia di Sant’Ambrogio per la messa delle 10 che sarà celebrata da monsignor Virgil Barcea, eparca di Oradea in Romania. Per permettere a tutti di partecipare alla liturgia sono sospese le messe delle 9.30 a Sant’Ambrogio, delle 10 a Cristo Re e delle 10.30 a Cederna. La statua lascerà la comunità pastorale alle 9 di martedì 10 maggio.

Di fronte a Maria «l’incapacità di noi uomini di vivere la fraternità e la pace»

«Metteremo davanti a Maria l’incapacità di noi uomini di vivere la fraternità e la pace, per invocare questa pace sulle terre martoriate dell’Oriente e su questo tempo segnato dalla guerra tra Russia e Ucraina», ha spiegato il parroco della comunità pastorale, don Enrico Marelli.

Per l’intera durata del pellegrinaggio della Madonna di Batnaya nelle parrocchie della comunità San Francesco, sarà possibile visitare la mostra curata dal gruppo Aiuto alla Chiesa che soffre, che attraverso una trentina di pannelli racconta la storia della statua e denuncia le sofferenze dei cristiani in Medioriente. La mostra sarà inaugurata domenica primo maggio, alle 16, nella chiesa di Sant’Ambrogio. Resterà aperta al pubblico fino al 10 maggio.