Arrestato il coltivatore di cannabis La polizia cerca la rete dello spaccio

Gli investigatori della squadra mobile sono al lavoro per ricostruire la filiera della droga che attraversa le province di Monza, Milano e Varese. A Barlassina arrestato un coltivatore diretto di cannabis.
Indagini della polizia
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Gli investigatori della squadra mobile sono al lavoro per ricostruire la filiera della droga che attraversa le province di Monza, Milano e Varese. Le indagini sono partite dopo una pioggia di arresti di insospettabili baby pusher (tra i 18 e i 21 anni, studenti, per bene) in centro a Varese: carichi di marijuana, spacciavano ad amici e conoscenti con giri anche considerevoli d’affari.

Ed è con una serie di controlli che gli investigatori della Mobile sono arrivati a Barlassina nell’abitazione di un uomo poi rivelatosi un coltivatore diretto di cannabis.

Quando i poliziotti hanno bussato alla sua porta il coltivatore ha impiegato un paio di minuti per aprire sperando di poter nascondere le tracce della sua attività. Ma non è stato così abile, soprattutto per aver dovuto ammettere di aver appena fumato uno spinello. Poi ha consegnato qualche ramo secco di sostanza ancora da cimare e qualche fiorone essiccato nella speranza che i controlli non proseguissero.

Ma gli investigatori sono andati sino in fondo scoprendo un mondo da “Erba di Grace” nella taverna.

Una serra indoor con regolatore di umidità-luce e ventilazione costata dai quattro ai cinque mila euro e una seconda stanza utilizzata come essiccatoio. Infine piante per due chilogrammi di marijuana. E per lui sono scattate le manette. Gli accertamenti proseguono.