Presunto corriere della droga per conto della mafia albanese e un passato con una condanna a 24 anni anche per una accusa di omicidio volontario, accaduto nel 1994 in Francia, a Mentone.
Sessantenne, italiano, si trovava a Triuggio, in Brianza, dove la Polizia di Stato di Sondrio, giovedì 4 luglio, in mattinata, con la collaborazione della Squadra Mobile di Monza e Brianza è stato sottoposto a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti e sequestrati due pezzi di hashish di 44,40 e 4,10 grammi e tre piante di marijuana.
Arrestato a Triuggio un sessantenne italiano, sarebbe un corriere della droga: nel 1994 uccise un passante a Mentone
La cattura è nell’ambito dell’operazione “Après-ski” dello scorso marzo, eseguita dalla Squadra Mobile di Sondrio, coordinata dalla locale Procura della Repubblica che aveva smantellato un “importante commercio di stupefacenti” con base a Livigno e che avrebbe interessato “tutta l’Alta Valtellina” e sgominato una presunta “rete criminale” con a capo “un membro di spicco della mafia albanese, attualmente latitante”.
Arrestato a Triuggio corriere della droga: trasportava ingenti quantità di cocaina
Osservazione e pedinamento, le immagini di videosorveglianza e analisi di tabulati telefonici e intercettazioni hanno portato gli investigatori della Mobile di Sondrio, sempre sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, a documentare i viaggi dall’hinterland milanese e dalla Brianza e la cessione “per conto del clan albanese”, da parte del sessantenne arrestato a Triuggio, “di una ingente quantità di cocaina in Valtellina in cambio di consistenti somme di denaro”.
Il sessantenne è definito dalla Questura di Sondrio, “di alta caratura delinquenziale”, noto per rapina, estorsione, sequestro di persona e, appunto, omicidio volontario. E’ stato infatti processato e condannato anche in quanto ritenuto il killer di un delitto avvenuto nel 1994 a Mentone, quando, su commissione, sparò a un imprenditore senza tuttavia centrarlo, colpendo invece mortalmente un passante.