Anche prelati e politici tra le vittime del ladro di citofoni che ha colpito a Seregno. I carabinieri della locale Compagnia agli ordini del maggiore Emanuele Amorosi hanno arrestato in flagranza di reato un 49enne brianzolo. E’ stato pizzicato immediatamente dopo aver rubato un costoso citofono in ottone, mentre si stava allontanando in sella a una bicicletta.
Arrestato il ladro di citofoni a Seregno, fermato da carabinieri in borghese
Si è trattato dell’epilogo di una serie di episodi analoghi che si sono verificati in successione nei giorni precedenti, denunciati al locale comando stazione carabinieri. L’Arma ha agito su un doppio binario: oltre ad avviare immediate indagini di polizia giudiziaria per individuare l’autore, ha anche messo in campo mezzi di copertura e personale in abiti civili per eventualmente cogliere sul fatto il ladro. Così è accaduto la notte dell’arresto, attorno alle 23.30: proprio i militari di servizio in borghese, nel transitare nelle le vie attigue al centro hanno notato il sospettato in sella a una bicicletta rossa con un grosso oggetto infilato sotto un braccio. Si trattava di un citofono artigianale in ottone del valore di circa 1000 euro.
Arrestato il ladro di citofoni a Seregno, nello zaino arnesi da scasso
Fermato per l’identificazione e la perquisizione personale, nello zaino dell’uomo sarebbero stati trovati vari attrezzi da scasso e altri oggetti in ottone e alluminio come maniglie e pomelli di dubbia provenienza. Il 49enne, dopo una prima titubanza, avrebbe ammesso di aver sottratto il citofono alcuni istanti prima da una palazzina residenziale nelle vicinanze. Una perquisizione al suo domicilio ha permesso di rinvenire e sequestrare quasi duecentocinquanta oggetti vari in ottone, rame e alluminio, raggruppati in scatoloni e suddivisi per tipologia di materiale e presumibilmente pronti per essere rivenduti a peso.
Arrestato il ladro di citofoni a Seregno: è ai domiciliari
Gli avrebbero procurato un guadagno oltremodo limitato rispetto ai danni causati ai proprietari, di diverse migliaia di euro tra il costo dei manufatti – specie quelli artigianali – e il danneggiamento dei cablaggi, letteralmente strappati. L’uomo è stato tratto in stato di arresto e la Procura della Repubblica ne ha richiesto la convalida. All’esito del processo a giudizio direttissimo il 49enne è stato posto agli arresti domiciliari.