Se dall’ultimo consiglio comunale di lunedì 18 luglio ad Arcore si è verificata una svolta che definirei epocale, approvazione all’unanimità; quindi l’asta andata deserta lo scorso mercoledì che così mette un altro importante tassello per l’acquisizione dell’asilo San Giuseppe. Subito dopo aver preso atto dell’assenza totale di qualsiasi interesse, la curatrice fallimentare della fondazione, Lucia Arizzi, ha chiamato il sindaco Maurizio Bono e si è dichiarata disponibile ad un incontro, subito dopo Ferragosto, per iniziare una trattativa volta trovare una giusta soluzione.
Arcore: l’asta per l’asilo San Giuseppe e la strategia del Comune
“Ai consiglieri, ma soprattutto ai cittadini, abbiamo spiegato come sarà realizzata la variazione di bilancio, – precisa il primo cittadino – come si sposteranno i soldi e per quali priorità verranno utilizzati. In primis il ripristino della sicurezza in tutte le scuole per una serie di problematiche che abbiamo riscontrato e, non secondo per importanza, l’acquisto dell’asilo San Giuseppe che per tutti gli arcoresi è un patrimonio di grande importanza, che finalmente potrà andare a definirsi. Non è un’operazione molto semplice, ma anche grazie ad un giro di corrispondenza molto fitto con l’Ats e Regione Lombardia che ci ha anche indirizzato un plauso per l’operazione e quindi sostenendola, siamo riusciti a mettere sui giusti binari il procedimento per andare avanti”.
Arcore: l’asta per l’asilo San Giuseppe e la Casa di Comunità
Quindi la missione che il primo cittadino e tutta la sua giunta si sono assunti comincia ad avere un orizzonte ben preciso. “E ci conforta soprattutto il fatto che proprio la Regione Lombardia, subito dopo l’acquisizione della struttura, provvederà al reinserimento della nostra città nel Piano delle Case di comunità del territorio di Monza e Brianza. Una grande soddisfazione”, commenta ancora Bono.
Arcore: l’asta per l’asilo San Giuseppe e le cifre
Ma veniamo ai “numeri”. Se i tecnici del Comune parlano di un valore da un minimo di un milione e 800mila euro ad un massimo di 2 milioni e 60mila. L’operazione deve essere fatta nel migliore dei modi e nel rispetto di tutti i crismi, ed è per questo che l’Amministrazione arcorese ha deciso di non partecipare all’asta che del resto prevedeva una base di partenza superiore di mezzo milione di euro rispetto alla valutazione dei tecnici comunali.
Arcore: l’asta per l’asilo San Giuseppe e l’unanimità in consiglio
“Per altro – conclude Maurizio Bono – è come se riuscissimo a chiudere una ferita rimasta aperta da un po’ di anni sul territorio. Una ferita che l’intero Consiglio comunale ha capito fino in fondo e per la quale ha votato all’unanimità. Una cosa che mi piace molto perché vuol dire che un patrimonio di Arcore viene vissuto senza differenziazioni dal punto di vista politico, ma diventa obiettivo comune di tutti per il raggiungimento dello scopo”.
Arcore: l’asta per l’asilo San Giuseppe e il ruolo della Regione
Quando infine l’acquisto sarà definito, toccherà poi alla Regione Lombardia intervenire con la ristrutturazione dell’intero edificio che è già stata stimata in circa quattro milioni di euro. Un onere finanziario che però potrebbe aprire a nuove possibilità per ambulatori sociosanitari. Non solo per Arcore, ma anche per i comuni confinanti di Camparada, Lesmo e Usmate Velate.