Chiudono i negozi storici in via Umberto I ad Arcore. E aprono rivendite di sigarette elettroniche. L’ultima novità del mercato dedicata ai fumatori sembra infatti che avrà in centro il suo terzo negozio dedicato.Quasi come le farmacie, che in città sono solo quattro.
Lo annuncia un cartello appeso in vetrina al civico che fino a qualche settimana fa ospitava il negozio di bigiotteria e oggettistica “Apple Chic”.
«Qui troverai la tua sigaretta elettronica, prossima apertura» recita il cartello. La promessa è evidentemente diretta a chi la sua sigaretta elettronica non l’ha ancora trovata nei già due negozi cittadini dedicati al moderno articolo per tabagisti.
Il primo è stato aperto lo scorso anno, con una certa lungimiranza da parte dei titolari, in via Gilera, “Sigaretta elettronica Prince”. Il secondo ha un paio di vetrine che si affacciano su via Casati dal civico 7.
In una città dove gli esercizi commerciali tendono ad avere vita breve, la concentrazione di rivendite di sigarette elettroniche offre la misura del boom del momento.
Tanto vale sfruttare il business, fintanto che il consumatore è ancora sospinto dalla curiosità e dalla speranza che smettere di fumare sigarette possa diventare un gioco da ragazzi.
Mentre le rivendite di sigarette elettroniche spopolano, in città chiudono esercizi storici: in via Umberto I la macelleria Lisa, “Apple chic”, ma, di recente, anche la galleria d’arte aperta qualche anno fa.
Intanto il fenomeno delle sigarette elettroniche inizia a creare i primi dissapori. A Roma la Federazione italiana dei tabaccai ha organizzato addirittura una manifestazione per chiedere che l’uso della sigaretta elettronica venga regolamentato e tassato come capita ai tabacchi, i cui proventi finiscono in parte nelle casse del Monopolio di Stato.
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