«La nostra variante riduce il consumo di suolo del 38% dei volumi previsti dalle amministrazioni precedenti, più di quello che è richiesto dal piano territoriale di coordinamento provinciale». Così l’assessore di Arcore con delega al Piano di governo del territorio, Serenella Corbetta, ha spiegato il testo della variante generale al Pgt, presentato nei giorni scorsi al consiglio comunale. A poche ore dalla seduta di consiglio il Cittadino chiesto all’assessore di illustrare le linee guida dello strumento urbanistico, che sarà poi discusso e votato dal consiglio nella primavera del 2026.
Arcore, la variante al Pgt: sei temi rilevanti
Sei i temi rilevanti individuati a partire dal centro storico. «Tutto ciò che è “ex” lo ereditiamo da chi non ha risolto nulla per anni. L’ex asilo San Giuseppe, che non è elemento del Pgt, mette al centro gli edifici pubblici come recupero e nuova linfa vitale. E poi le prospettive di recupero dell’ex Olivetti, che vedono connesse tutte le aree vicine a partire dall’edificio che ospita oggi il consultorio i cui servizi saranno trasferiti al San Giuseppe, sarà sicuramente stimolo per il recupero anche dell’area dell’ex cinema, individuato come area di rigenerazione urbana».
Elemento importante sono gli ambiti di compensazione ambientale. «Abbiamo attuato una strategia di contenimento della densità edilizia limitando le possibilità di ampliamento prevedendo però un incentivo al recupero edilizio con minuti ampliamenti. Sono stati individuati dieci ambiti di compensazione ambientale in porzioni strategiche del territorio per un totale di 50.000 metri quadrati di superficie lorda destinata a funzioni ambientali e di quartiere».
Spazio nella visione della città del futuro per le interconnessioni e una rete di mobilità lenta, a incrementare il servizio delle due stazioni ferroviarie. Il documento di variante prevede una sola media struttura commerciale di vendita, situata nella zona sud, «in un’area dove riteniamo sia necessaria – continua Corbetta – Non abbiamo inserito nessuna trasformazione di industriale dismesso ma abbiamo dato la possibilità di individuazione di più funzioni compatibili».
Arcore, la variante al Pgt: che cos’è l'”anello verde”
Nel documento si parla anche di “anello verde”. Si tratta di una «infrastruttura ecologica circolare che avvolge il tessuto urbano consolidato, mettendo in rete le aree verdi urbane con quelle rurali e naturali, attraverso una combinazione di percorsi ciclopedonali, viabilità storica e nuove aree attrezzate. Questo anello fungerà da cerniera ecologica e paesaggistica tra le diverse componenti del territorio comunale. Abbiamo individuato reti di percorsi di mobilità lenta, fasce di mitigazione ambientale a partire dal reticolo ecologico, abbiamo già implementato i confini del Parco della Valle del Lambro».
In attesa delle osservazioni Corbetta precisa come il documento di variante generale al Pgt presentato in aula «non sia un esercizio teorico, ma uno strumento concreto che orienta lo sviluppo di Arcore per i prossimi decenni».