Sono andati nel comasco i volontari dell’Enpa di Monza, precisamente a Eupilio, sul lago del Segrino, per recuperare al più presto un esemplare maschio di anatra muta, dopo che le richieste di intervento alle associazioni e alle forze dell’ordine locali erano rimaste disattese. L’animale, ferito gravemente da un cane lasciato libero, aveva, però, ancora energie per sfuggire alla cattura. Il compito dei volontari non è stato dei più agevoli.
Dopo una mezz’ora di tentativi infruttuosi, la volontaria monzese Juliet, con la preziosa collaborazione di un gruppo di volenterosi cittadini, è riuscita a prendere l’animale e a trasferirlo nel rifugio monzese dove è stato curato e medicato dagli specialisti del Centro veterinario di Cologno Monzese che hanno dovuto applicare numerosi punti di sutura all’altezza del posteriore, dove l’anatra ha subito l’aggressione. Secondo i veterinari le profonde ferite sono state provocate sicuramente da un cane.
Ora, a una settimana dall’odioso episodio, l’anatra sta meglio ed è andata ad allargare la numerosa famiglia di animali da cortile che già popolano il rifugio dell’Enpa. Quando sarà del tutto guarita potrà essere liberata nel suo amato lago dove c’è una nutrita popolazione di volatili, selvatici e non.
Enpa, oltre a ringraziare i cittadini che hanno aiutato la volontaria Juliet, a “catturare” l’anatra denuncia ancora una volta la pessima abitudine di proprietari irresponsabili che, in barba alle normative, lasciano liberi i propri quattrozampe. L’Enpa ricorda che i cani vanno sempre tenuti al guinzaglio, in particolare se si tratta di razze da caccia, come labrador, golden o bracchi, o comunque con un istinto predatorio ben sviluppato, soprattutto in prossimità di specchi d’acqua, popolati da numerose specie di uccelli acquatici. Inoltre, le anatre mute e le anatre bianche sono più pesanti e più goffe delle anatre selvatiche e sono, quindi, più vulnerabili e più frequentemente possono diventare un facile bersaglio per i predatori, cani compresi.