Forza Italia ha finalmente un coordinatore cittadino e uno Provinciale. Dopo un lungo tira e molla, dove non sono mancate fratture e polemiche all’interno del partito, domenica pomeriggio l’Acquaworld di Concorezzo ha tenuto a battesimo i nuovi vertici di FI, durante l’incontro “La Brianza per Toti”. L’iniziativa, organizzata dal coordinamento regionale di Forza Italia Lombardia, è l’occasione per illustrare l’impegno di Forza Italia in vista delle prossime elezioni Europee ed amministrative del 25 .aggio. Sul palco il capolista del Nord-Ovest, Giovanni Toti, la coordinatrice regionale di Forza Italia Mariastella Gelmini, il capogruppo di Forza Italia al Senato Paolo Romani insieme con Elena Centemero, Andrea Mandelli e Paolo Galimberti, il consigliere regionale e sottosegretario all’Expo, Fabrizio Sala, i sindaci del territorio, i rappresentanti della Provincia di Monza e Brianza e i candidati locali alle prossime amministrative. Il coordinatore cittadino di Monza è Domenico Riga, mentre vicecoordinatore è Rosario Adamo; il coordinamento provinciale vede come coordinatore Fabrizio Sala, come vicecoordinatore vicario Federico Romani e come vicecoordinatori Antonio Romeo, Francesco Giordano, Adriano Corigliano e Gianni Faletra.
Una scelta resa possibile dal passo indietro del presidente della Provincia di Monza, Dario Allevi, che proprio venerdì ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di vice coordinatore vicario provinciale di Forza Italia. “Una decisione ponderata e sofferta, dettata dalla volontà di porre fine alle lacerazioni che non hanno permesso, sino ad oggi, l’individuazione di una guida unica e condivisa in Brianza – ha dichiarato il primo e ultimo presidente di Monza Provincia -. Il Coordinamento Regionale di Forza Italia, infatti, negli ultimi mesi ha nominato diversi responsabili provinciali in tutta la Lombardia. All’appello manca Monza e Brianza. In queste condizioni ritengo indispensabile, per senso di responsabilità, fare un passo indietro a dimostrazione che la politica, per come l’ho sempre interpretata e vissuta, non debba essere il frutto di battaglie forzate da personalismi ma, al contrario, di un lavoro di squadra, sinergico, democratico e partecipato”.