Pensa ancora più in grande il parco agricolo solidale di Monza. Didattica e lavoro inclusivi saranno i due pilastri del progetto del centro polifunzionale della Fondazione Tavecchio che sorgerà proprio all’interno dell’Agriparco “Accolti e Raccolti” in località Gera, al quartiere Libertà. Qui, dal 2017, la terra e la natura offrono diverse occasioni di integrazione a persone con situazioni di fragilità, grazie a un’ampia alleanza monzese che ha coinvolto associazioni, enti pubblici, privati. Tavecchio, proprietario dell’intera area, ha poi continuato a pianificarne un ulteriore sviluppo. Da qui la presentazione del nuovo piano che prevede la nascita di spazi per la ristorazione con prodotti coltivati in loco e persino di una wine school in collaborazione con il Gruppo Meregalli, che sin dalla prima ora è parte del progetto di via Papini. Eppoi ci sarà spazio anche per didattica, formazione e lavoro nell’ottica di una generale inclusione sociale capace di offrire occasioni di realizzazione a persone con ogni abilità. I lavori inizieranno a settembre 2021. I promotori puntano all’inaugurazione della struttura entro il 2022. Per sostenerne l’apertura è stata anche lanciata una campagna di raccolta fondi.(Per maggior informazioni e per supportare l’iniziativa: https://www.agriparcohub.org/).
L’idea è quella di attivare laboratori enogastronomici e un ristorante solidale in cui anche a una decina di persone con disabilità e fragilità potrà lavorare in cucina e in sala. Il centro intende poi aprirsi alle aziende per organizzare eventi di vario genere. L’Agriparco ospita oggi un orto, un frutteto e un vigneto didattici, un bosco e un giardino sensoriale. Già da tempo,con una passerella e vasche rialzate per la coltivazione, le attività didattiche sono accessibili anche alle persone con disabilità motorie. Ora, dalla produzione di pasta e lievitati a quella di conserve, confetture e piatti pronti, l’obiettivo è quella della realizzazione di laboratori capaci di attrarre anche l’alta formazione culinaria, accessibile a ogni livello di abilità, anche in collaborazione con gli istituti alberghieri. Tutte le diverse aree dell’AgriparcoHub saranno collegate e in sinergia tra di loro. Il piano è stato illustrato alla presenza del sindaco Dario Allevi e dell’assessore Andrea Arbizzoni. «Crediamo fortemente che formazione e lavoro siano strumenti indispensabili per l’indipendenza e la realizzazione personale di tutti – spiega Alessio Tavecchio.- La gestione dell’emergenza sanitaria ha spesso lasciato indietro le persone disabili e con fragilità, accentuando una condizione già pre-esistente di marginalità e di difficile accesso al lavoro. Vogliamo che questo non accada mai più: ogni persona ha diritto a un’opportunità di realizzazione».
Oltre all’inclusione di persone svantaggiate, il progetto intende promuovere la valorizzazione delle risorse naturali e la cultura della sostenibilità, impiegando tecniche di coltivazione rispettose del territorio, incentivando la filiera corta e avvicinando la comunità a un’alimentazione più sana e consapevole. Dall’orto e dal vigneto proverranno infatti le materie prime per le lavorazioni dei laboratori, da servire in tavola al ristorante nel segno di una cucina a km zero e sostenibile per l’ambiente. Un circolo virtuoso che si ispira all’Agenda 2030 dell’Onu.