Si è lasciata andare a un gesto comune tra gli automobilisti: abbagliare l’auto che la precedeva. Peccato che il gesto sia stato interpretato come un affronto ed è stata punita a suon di pugni. È stata circondata da due ex pugili dilettanti, già noti alle forze dell’ordine, un’automobilista di Turate, una quarantaduenne che domenica 7 gennaio viaggiava in Valassina.
Al volante della sua Punto era in compagnia del figlio diciassettenne, quando all’altezza di Briosco ha incrociato una Golf. Il mezzo non solo andava a rilento ma zigzagava. Lei ha azionato i fari a intermittenza. Poco dopo la Volkswagen si è fermata per un rallentamento. Quando è stato il momento di ripartire, dalla Golf sono scesi due energumeni. Si sono accostati alla Punto, hanno infranto a mani nude i finestrini, la donna è stata presa a schiaffi, il figlio si è beccato un pugno. Le prognosi saranno di 5 e 7 giorni.
I due aggressori si sono poi allontanati. Ci hanno pensato gli agenti della stradale di Seregno a metterli ko. Raccolta la denuncia della vittima, compreso modello dell’auto e parziale numero di targa, sono arrivati a un impiegato ventitreenne di Milano. Lui era il proprietario del veicolo, ma la macchina l’aveva prestata, però non ricordava a chi. L’auto alla fine è risultata in uso a un 40enne, ex pugile dilettante categoria pesi welter con precedenti alle spalle. All’inizio ha negato poi ha ammesso le sue colpe.
Ventiquattro ore dopo gli agenti hanno individuato anche il secondo aggressore, un altro pugile di 41 anni di Milano. Sono stati denunciati per lesioni personali dolose plurime, danneggiamento aggravato, violenza privata. Al quarantenne è stata anche contestata una multa di 5mila euro. Guidava senza patente. Il ventitreenne deve rispondere di favoreggiamento personale e incauto affidamento.