Opportunità di confronto e bilancio venerdì 19 marzo per i soci del Cai di Seregno. Alle 21, infatti, è stata programmata in videoconferenza, come ormai è prassi ed obbligo, a causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia, l’assemblea ordinaria sezionale, che servirà per fare il punto della situazione in coda ad un anno particolarmente problematico ed a tracciare la rotta per il futuro. Nel 2020, le uscite che l’emergenza sanitaria non ha cancellato sono state ridotte al minimo. Dal canto suo, la scuola di alpinismo che ricorda Renzo Cabiati è stata costretta a fermarsi, mentre la scuola di escursionismo Azimut ha limitato il suo raggio d’azione al solo corso di escursionismo in un ambiente innevato e la stagione estiva del rifugio Longoni, di cui la sezione seregnese è proprietaria sulle montagne della Valmalenco e che è gestito dalla guida alpina Elia Negrini, ha proceduto tra limitazioni varie.

«L’impedimento alla mobilità -ha commentato nella sua relazione annuale il presidente Giorgio Leoni, in carica dal 2016-, l’obbligo del mantenimento del distanziamento fisico ed il conseguente divieto di assembramento, con la chiusura della sede sociale, hanno imposto un continuo aggiornamento e potenziamento del sito www.caiseregno.it, che ha visto una media di 1.500 visitatori mensili». Nonostante gli sforzi per salvaguardare i contatti, «abbiamo perso 62 iscritti, passando dai 603 del 2019 ai 541 del 2020». Anche il calendario delle iniziative del 2021 dovrà ora fare i conti con l’evoluzione della diffusione del Covid 19. Intanto, Leoni ed i suoi collaboratori si stanno dedicando già all’organizzazione delle celebrazioni per il centenario di fondazione della sezione, previste il prossimo anno.