A Renate si rifà lo statuto per far sposare due assessori

Via libera alle nozze tra Luigi Parravicini (assessore al Bilancio, commercio e attività produttive) e Caterina Viganò (assessore alla Pubblica istruzione e cultura) i quali, con le modifiche allo Statuto, potranno restare in giunta. Insorge l’opposizione
La discussione per la modifica dello Statuto
La discussione per la modifica dello Statuto

Gli assessori si sposano tra loro, per permettere l’unione si cambia lo statuto. «Non possono far parte della Giunta coloro che abbiano tra loro o con il sindaco rapporti di parentela entro il terzo grado, di affinità di primo grado, di affiliazione e i coniugi». Non possono? Non potevano. Questo era l’articolo 24, comma 3, dello Statuto comunale approvato nel 2004 e rimasto in vigore fino allo scorso martedì quando, nell’ultima seduta del consiglio comunale, la maggioranza ha votato una nuova versione del documento priva di quei paletti che impedivano a madre e figlio o padre e figlia o moglie e marito di ricoprire contemporaneamente la carica di assessore.

«Abbiamo messo lo Statuto a norma di legge per renderlo più longevo – ha dichiarato il primo cittadino Matteo Rigamonti – Nel TUEL (Testo Unico per gli Enti Locali ndr) si parla di incompatibilità solo per i legami di parentela con la figura del sindaco, non tra assessori». La modifica è passata coi soli voti favorevoli di “Cresce Renate”. “Insieme per Renate” aveva chiesto che l’articolo non fosse cancellato o che il vincolo della non-parentela venisse mantenuto all’elezione e venisse meno solo in caso di matrimonio durante la legislatura. Caso che a Renate si verificherà il prossimo maggio quando convoleranno a nozze Luigi Parravicini (assessore al Bilancio, commercio e attività produttive) e Caterina Viganò (assessore alla Pubblica istruzione e cultura)

«Nel 2004 quella norma era stata aggiunta, nell’ambito dell’autonomia comunale e rispettando le normative di legge, per garantire trasparenza – ha risposto Luciano Isella, capogruppo di Insieme – È una questione di opportunità e di buon senso che in un organo già numericamente limitato (il numero degli assessori con l’ultima riforma per Renate è sceso a quattro ndr) non siedano marito e moglie. «Lo Statuto è lo strumento fondante del Comune e non può essere modificato per fattori contingenti». I fattori sarebbero nel caso specifico le nozze Parravicini-Viganò, senza la modifica approvata martedì uno dei due avrebbe dovuto lasciare l’incarico dopo il matrimonio. «Nel nominare gli assessori si scelgono le persone più capaci e più votate – ha ribattuto il sindaco – Cambiare la Giunta sarebbe stato un dann, è giusto che i miei assessori finiscano il lavoro iniziato: trovare persone che si impegnino in politica non è facile».