«Ritrovare la rotta», questo il titolo del convegno che si è tenuto mercoledì sera, 29 novembre, in Sala Maddalena, a Monza, organizzato da Bran.Co la onlus che si occupa di progetti educativi e di solidarietà sui giovani in Brianza. Sul palco l’avvocato Elisabetta Adrovandi, garante regionale per la tutela delle vittime di reato, Carlo Cappuccio, avvocato monzese, Paolo Camiciotti, educatore di esperienza e Ilaria Colombo presidente di Bran.co e conduttore della serata.
A Monza il convegno “Ritrovare la rotta”: le disfunzioni della famiglia di oggi
La famiglia e le sue disfunzioni odierne, nonché il corto circuito che si registra oggi nel rapporto tra famiglia e scuola e genitori che non fanno più i genitori e delegano sono stati i temi al centro. “Invertire la rotta”, ha dunque concluso Ilaria Colombo: “A Monza abbiamo avviato il nostro, per quanto piccolo possa essere di fronte ad un problema epocale, tentativo di indagine e proposta valoriale dinnanzi alla vertiginosa esplosione della violenza giovanile. Tra i tre poli di “famiglia”, “società” e “scuola” è stata constatata la caduta di quell’alleanza educativa fondamentale per poter condividere lo stesso linguaggio: quello del rispetto per la dignità dell’Altro, quello dell’incontro come perpetua possibilità di scambio. Infine, un monito per gli adulti che non vogliono diventare adulti: i ragazzi, piaccia o meno, prendono esempio da noi; nostro è il peso e la responsabilità di portarli a conoscere loro stessi, raggiungere la felicità, discernere il Male ove si annida costantemente. È una grande sfida, che non terminerà mai… ciascuno si senta chiamato”.
A Monza il convegno “Ritrovare la rotta”: “I ragazzi prendono esempio dai genitori”
L’avvocato Cappuccio si è poi soffermato sul tema delle pene in caso di reati commessi da minori e sul caso Caivano: “Non serve a nulla inasprire le pene come ha proposto il Decreto Caivano – ha detto – bisogna far sì che a Caivano e in tutte le periferie venga messo in atto un progetto serio e completo per educare i nostri ragazzi, tutti insieme”.