«Ho avuto un’idea. Il Calcio Lecco 1912 dal prossimo anno cambierà nome e competerà come ‘Paolo Di Nunno Calcio’». La provocazione la lancia il diretto interessato, l’ad della squadra lariana, impegnata in un finale di stagione ai vertici della serie C, Paolo Di Nunno, padre dell’attuale e giovanissimo presidente. Il motivo? È presto spiegato. «In tutti questi anni – dice Di Nunno – ho investito in questa squadra un sacco di soldi. Ho preso una società sull’orlo del fallimento e l’ho riportata in alto. Eppure dalla città, una città ricca, piena di persone benestanti, non è arrivato un solo aiuto. Questo è inaccettabile. I lecchesi della loro squadra se ne fregano».
«Ho una convenzione per gestire lo stadio di Lecco fino al 2030 – prosegue Di Nunno -. Bene, questo significa che dal prossimo anno ci sarà una squadra che si chiamerà ‘Paolo Di Nunno’ e che giocherà nello stadio di Lecco». «Un’ultima cosa voglio chiarirla – aggiunge -: la mia rabbia è esclusivamente nei confronti di questa città, che evidentemente non crede nella sua squadra, non dei miei giocatori e dello staff, che stimo e che godono del mio supporto».