È stato arrestato a Monza in zona San Giuseppe. E’ accusato di furto aggravato in concorso con un altro individuo non ancora identificato, B.S., un 30enne che lo scorso anno, il 15 agosto, avrebbe derubato due turisti stranieri, in quel momento assenti, in pieno giorno, in una dependance di un importante struttura alberghiera di lusso, in Versilia. Il bottino, per circa 500mila euro, era consistito in un orologio Patek Philippe da oltre 350.000 euro e circa 20.000 euro in contanti, contenuti nella cassaforte della camera, nonché in alcune borse e borsoni di valore, gioielli e abiti di marca.
Dei rilievi si erano occupati i carabinieri della Stazione di Forte dei Marmi e della Sezione Operativa della Compagnia di Viareggio. Dall’analisi delle immagini di videosorveglianza erano risaliti a due soggetti quali presunti autori del colpo. Nel frattempo, nelle settimane successive, nella zona di Monza. qualcuno stava cercando di “piazzare” un orologio di lusso dello stesso modello di quello asportato a Forte dei Marmi. I militari sono risaliti al 30enne: da alcune fotografie è emersa una somiglianza con uno dei ladri ripresi dalle telecamere di sicurezza il giorno del furto.
Dall’analisi dei tabulati telefonici e dalle intercettazioni delle utenze del sospettato si è scoperto che il giorno del colpo si trovava in “vacanza” e che era in grado di fornire un orologio di valore ed alcuni gioielli. Da una successiva perquisizione nella sua abitazione, in provincia di Monza, i militari hanno rinvenuto dei borsoni ed una cintura di marchi di lusso corrispondenti a quelli asportati dall’albergo. E poi un verbale di una contravvenzione all’autovettura di proprietà della compagna emesso dalla polizia municipale di Forte dei Marmi nei giorni antecedenti al furto. Non solo: gli investigatori dell’Arma hanno riscontrato che, sempre nel periodo, la donna aveva alloggiato in una struttura alberghiera di un comune limitrofo a Forte dei Marmi.
Il sospettato, già noto alle forze di polizia anche per reati contro il patrimonio, a conclusione dell’attività d’indagine condotta dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Viareggio, su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lucca, come da richiesta della Procura, è stato colpito da una ordinanza di custodia cautelare in carcere . Nel frattempo, tuttavia, si era reso irreperibile. Un latitanza, dal mese di novembre, che si è conclusa martedì mattina a Monza quando è stato bloccato dopo aver tentato invano la fuga e ristretto presso la Casa Circondariale locale. Intanto proseguono ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri per recuperare la rimanente refurtiva tra cui anche il prezioso orologio nonché per risalire all’identità dei complici.