Monza, rifiuti e avanzi di cibo nel parco di via Calatafimi: «Peccato per la gente tanto incivile»

I frequentatori più piccoli del parco di via Calatafimi chiedono maggiore attenzione e pulizia: dopo il fine settimana bottiglie di birra, resti di cibo, rifiuti, sacchetti abbandonati e bottigliette di plastica si sono aggiunti a cartacce e mascherine nel prato.
Monza: sporcizia giardini via Calatafimi
Monza: sporcizia giardini via Calatafimi Sarah Valtolina

Bottiglie di birra, resti di cibo, rifiuti, sacchetti abbandonati e bottigliette di plastica. Perfino un carrello del supermercato. Si trova di tutto nel giardino pubblico tra le vie Calatafimi e Cappuccini, a pochi passi dall’oratorio di San Giuseppe di Monza.

Monza, rifiuti e avanzi di cibo nel parco di via Calatafimi: «Peccato per la gente tanto incivile»
Monza: sporcizia giardini via Calatafimi

Una fotografia desolante. Un parco potenzialmente ideale, ricco di vegetazione e con una buona copertura di alberi, viene sistematicamente preso di mira da bivacchi pomeridiani e serali.

Il risultato è tristemente sotto gli occhi di tutti. Il prato è una distesa di rifiuti, cartacce, le immancabili mascherine, pezzi di giornale, fazzoletti usati.
I cestini presenti nel fine settimana vengono riempiti a dismisura tanto che non riescono a contenere la mole di rifiuti. E poi, come se non bastasse, il muretto del piccolo anfiteatro in mattoni diventa il tavolino ideale per lasciare avanzi e residui di cibo e bevande.

Un degrado più volte denunciato dai residenti del quartiere e discusso spesso anche all’interno della consulta San Carlo San Giuseppe.

«Quello è un bel parco, ricco di verde, ampio e dotato anche dell’angolo bar – spiegano alcune mamme – È un peccato però che sia frequentato da gente tanto incivile che lo riduce in questo modo. I bambini sono costretti a camminare tra la sporcizia e i rifiuti sparsi sul prato. Per non parlare delle condizioni dei giochi. Sono coperti di scritte, sporchi e spesso rotti. Chiediamo maggiore cura per questo piccolo spazio verde».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.