A Monza allo stadio ci sono i “bagaj“, ma anche “I Tusann“. Ed è stato proprio il nuovo gruppo di tifose biancorosse, costituito ufficialmente a inizio ottobre, protagonista domenica insieme alla Curva Pieri di una coreografia simbolica per sensibilizzare sulla violenza di genere a ridosso della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.
Monza, i Tusann e la curva contro la violenza di genere: i nomi delle vittime e lo striscione
Le due tifoserie in curva hanno alzato al cielo i nomi delle vittime: “Giulia“, “Sharon“, “Yara“, “Samra“, “Desiree“, “Elisa“, “Martina“, “Luisa“, “Pamela“. E uno striscione: “Non solo il 25 novembre: contro le donne è sempre un infame gesto“.
Tutto tra numerose bandiere rosse, simbolo della lotta contro il femminicidio.
Monza, i Tusann e la curva contro la violenza di genere: “Ringraziamo Pieri e Monza Club Alta Brianza”
“Un gesto di forte impatto emotivo volto a onorare la loro memoria e a ribadire la necessità ineludibile di una lotta quotidiana e incessante contro questa piaga sociale – fanno sapere I Tusann in una nota – Desideriamo ringraziare di cuore le ragazze e i ragazzi della Curva Davide Pieri e il Monza Club Alta Brianza per la decisiva collaborazione nella realizzazione di questo momento significativo. Ci siamo uniti per una causa di fondamentale importanza, mossa da un profondo senso di responsabilità, riuscendo a veicolare un messaggio etico e socialmente significativo anche attraverso il linguaggio universale dello sport e del tifo“.