Mobilità sostenibile e ciclabili a Monza: dove pedalare è uno sport estremo

Spostamenti sulle ciclabili e sicurezza delle strade di Monza: tema caldo anche in consiglio comunale, ecco le segnalazioni portate in aula.
Monza via Lucania - foto Radaelli
Monza via Lucania – foto Radaelli Fabrizio Radaelli

C’è una ciclabile a Monza su cui le biciclette rischiano di ritrovarsi in mezzo alle auto: è il tratto lungo viale Lombardia che da San Fruttuoso arriva all’incrocio con via Cavallotti.
Il tracciato è più largo di quello delle altre piste in quanto dovrebbe servire come alternativa d’emergenza in caso di chiusura del tunnel: quel che accade piuttosto sovente quando si formano le code lo ha spiegato la scorsa settimana in consiglio comunale Sergio Visconti di Monzattiva: «Le macchine la imboccano per svoltare a destra creando problemi ai pedoni e ai ciclisti – ha raccontato – non è possibile bloccare l’accesso con gli archetti, però sarebbe opportuno installare qualche telecamera» che scoraggi chi fosse tentato di saltare la fila.

L’esponente della civica ha, inoltre, sollecitato la giunta a mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale di via Lucania, all’altezza della media Zucchi, e a ripristinare lo stop all’incrocio tra le vie Lazio e Molise: quest’ultima istanza è stata condivisa da Stefano Galbiati della Lista Allevi.

Mobilità sostenibile e ciclabili a Monza: le richieste di dissuasori della velocità

I pedoni non se la passano troppo bene nemmeno in via Messa: «Un cittadino – ha affermato il forzista Massimiliano Longo – chiede un dosso che moderi la velocità così come interventi per migliorare la pulizia delle strade, comprese le sanzioni per chi non rispetta le regole, ed evitino la sosta selvaggia nelle vie Amati, Tasso e Rota».

L’installazione di un dosso è auspicata anche dai residenti di via De Marchi: «Molti automobilisti non rispettano il limite di 30 chilometri orari – ha segnalato poi il suo collega di partito Pier Franco Maffè – mettendo in pericolo, in particolare, bambini e anziani». In quel punto, ha aggiunto, c’è un intenso via vai dovuto a una attività che effettua le revisioni dei veicoli.

I soli dissuasori non sono sufficienti a garantire la sicurezza delle strade, ha replicato l’assessora alla Viabilità Irene Zappalà: «Dovremmo – ha detto – provare tutti a ragionare con una visione più ampia, come è stato fatto con il piano della mobilità sostenibile» e pensare a isole a misura di chi non viaggia sulle quattro ruote.

Mobilità sostenibile e ciclabili a Monza: il problema della luce

In alcuni punti il rischio di inciampare o, peggio, di incappare in qualche incidente aumenta nel tardo pomeriggio e la sera: «Nel sottopasso pedonale di via Rota manca la luce sia sulle scale che sulle rampe – ha denunciato il democratico Lorenzo Gentile – molte persone utilizzano la pila del cellulare per illuminare il percorso».
Il buio, ha notato, crea difficoltà soprattutto agli anziani. Sono spenti anche i lampioni di via D’Azeglio, ha rimarcato Lorenzo Spedo di LabMonza, e quelli tra via Annoni e largo Esterle sono coperti dai rami degli alberi: in quella zona andrebbero rischiarati meglio i passaggi pedonali, ha ammonito il democratico Pietro Zonca che ha chiesto la posa di paletti per proteggere i pedoni sul ponte di via Aliprandi.