Caso Spreafico: ennesima fumata nera a Nova Milanese. Il centro sportivo comunale di via Brodolini non sarà intitolato a Giovanni Armando Spreafico, pioniere dello sport per disabili. Il gruppo di maggioranza, nei giorni scorsi, ha respinto con decisione l’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Una sola concessione da parte del sindaco Fabrizio Pagani e della sua squadra di governo: all’illustre concittadino sarà dedicata la pista di atletica leggera.
«Non abbiamo nulla contro la persona – ha spiegato il sindaco Fabrizio Pagani – alla quale riconosciamo tutti i meriti che sono stati evidenziati in questi mesi. Tuttavia diciamo no all’intitolazione del centro sportivo. Non è una decisione presa per motivi politici, già la pista di atletica leggera ha un suo significato. Preferiamo che il centro sportivo resti semplicemente comunale. Abbiamo già informato della nostra decisione anche il comitato promotore, che ha accettato la proposta».
Nova Milanese: il centro sportivo comunale non sarà intitolato a Spreafico, le perplessità dell’opposizione
Perplessità tra i banchi dell’opposizione per diversi motivi. Innanzitutto il metodo. «Noi abbiamo portato questo ordine del giorno in Consiglio comunale – ha affermato Elena Maggi (Lega) -, proprio per un motivo di condivisione. Anche da parte nostra non si tratta di una iniziativa politica, abbiamo accettato di raccogliere la richiesta del comitato promotore che aveva anche lanciato una raccolta firme. Credo che questo sia il luogo giusto per parlarne: molti, forse, non sanno neanche chi era o cos’ha fatto Spreafico. Parlarne qui, in questo luogo istituzionale, significa dare anche importanza alla persona a cui si vuole intitolare qualcosa. Invece nulla: scopriamo questa sera che la Giunta comunale ha già fatto le sue scelte e, probabilmente, nessuno vuole più parlare dell’argomento».
Contro la decisione della maggioranza anche Andrea Romano (Noi con Andrea Romano): «In passato, quando ero assessore allo Sport, ho avuto la fortuna di collaborare con Spreafico. Fondatore della polisportiva, che non era solo atletica. La sua attività a favore dell’inclusione, il suo essere promotore dello sport paralimpico, abbracciava tutte le discipline. Intitolare soltanto la pista di atletica leggera mi sembra riduttivo per ciò che Spreafico è stato a livello nazionale». La scelta, invece, è stata difesa da Claudio Schiavon: «Ci siamo confrontati a livello di maggioranza – ha spiegato – arrivando a questa conclusione che non riteniamo possa sminuire la sua figura. La scelta dell’intitolazione, oltretutto, spetta alla Giunta. Non al Consiglio comunale».
Dello stesso parere Gianfranco Dodaro (Vivere Nova): «La scelta è corretta. Non attribuisco grande importanza o colpa al fatto che la scelta è ricaduta sulla pista di atletica leggera, spazio comunque privilegiato dove ha esercitato gran parte della sua attività. Mi auguro più che altro che la pista a lui intitolata possa essere riqualificata e diventare luogo adatto per manifestazioni di carattere regionale e nazionale».