Un “visionario”. Così è stato definito da più parti Giovanni Spreafico, vero pioniere dello sport per disabili. Novese, classe 1937, Spreafico, all’anagrafe Giovanni, a Nova era conosciuto come Armando. «Perché – aveva raccontato una volta – la mamma lo aveva sempre chiamato così».
Nova Milanese: il mondo dello sport paralimpico ha celebrato Giovanni Spreafico, precursore negli anni ’70
Sabato scorso è stato organizzato un incontro a Nova per ripercorrere le tappe del suo impegno nell’ambito sportivo e, soprattutto nella pratica dello sport per disabili in un’epoca, la metà degli anni Settanta, in cui i disabili erano ancora definiti “handicappati” e “inclusione” era un termine che spaventava i più. Se oggi esistono le paralimpiadi è anche grazie a lui. Lo hanno ricordato ospiti importanti che hanno accolto l’invito del Comitato promotore creato per cercare di far intitolare il Centro sportivo di via Brodolini di Nova Milanese a “Giovanni Armando Spreafico”.


Nova Milanese: il mondo dello sport paralimpico ha celebrato Giovanni Spreafico, gli ospiti
Alessandro Palazzotti, fondatore e vicepresidente di Special Olympics Italia ha fatto memoria delle battaglie condotte insieme per ottenere il riconoscimento del Coni, Luca Pancalli, presidente del Cip, Comitato italiano Paralimpico in un messaggio video ha ribadito l’impegno di Spreafico per la pratica sportiva in generale e quella per disabili in particolare. Angelo Peritore e Mauro Papagni hanno vissuto con Spreafico le prime tappe di quel movimento nato a Nova e poi spostatosi a Monza con la nascita della Silvia Tremolada. E poi ancora sono intervenuti: Daniela Colonna Preti, presidente della Phola Varese Varese, società che vanta qualcosa come 56 atleti paralimpici, otto alle ultime di Parigi e diversi medagliati; Claudio Brambilla, ex presidente del Comitato regionale Lombardia Fisha e Fisd; Claudio Arrigoni giornalista professionista che ha seguito lo sport per disabili fin dalla sua nascita; Ivan Borserini, delegato provinciale di Mb per il Cip che con Spreafico aveva fondato la cooperativa Assist con la quale si erano fatti promotori di tante iniziative nelle scuole per far gareggiare atleti disabili con studenti “normodotati”, aggettivo quest’ultimo da bandire dal nostro vocabolario.
Nova Milanese: il mondo dello sport paralimpico ha celebrato Giovanni Spreafico, impegno per la memoria
Ricordi, aneddoti. Non è mancata un po’ di commozione. Ad Angelo Dian, presidente della Fenice nata nell’autunno successivo la scomparsa di Spreafico nel 2012 il compito di tirare le file dopo il saluto del sindaco Fabrizio Pagani e del parroco don Luigi Caimi. L’obiettivo non era strappare promesse, ma sottolineare l’importanza di Spreafico per lo sport non solo a Nova ma in tutta Italia. L’intitolazione è un modo per preservarne la memoria continuando nel suo impegno di promozione dello sport per tutti.